Forlì, sequestrate azioni per 45 milioni della Fulgor Libertas Basket

di Redazione

Forlì – Proseguono le indagini nei confronti della Fulgor Libertas Basket Forlì spa, condotte dalla Guardia di Finanza di Forlì e coordinate dal procuratore della Repubblica Sergio Sottani e dal sostituto Federica Messina, dirette alla ricostruzione degli eventi antecedenti il ritiro della squadra dal campionato di serie A2 Gold ed il fallimento della società.

Martedì 14 luglio le fiamme gialle forlivesi hanno posto sotto sequestro azioni di tre società per un controvalore di 44 milioni e 760mila euro. Sono state sequestrate 5 milioni di azioni della Fulgor Libertas, corrispondenti all’ammontare delle partecipazioni azionarie oggetto del fittizio aumento di capitale che consentì la trasformazione della società da srl a spa nel mese di luglio 2014.

Poste sotto sequestro inoltre 27 milioni e 260mila di azioni del Gruppo Industriale Chirisi-Boccio il cui capitale sociale nel luglio 2013 era stato aumentato mediante conferimenti in natura di polizze assicurative e di Bonds svizzeri emessi dalla Mbc Swiss Sa, società riconducibile allo stesso Boccio.

La terza società interessata è la Safla spa, società veneta che aveva ceduto titoli alla Fulgor nel settembre scorso e alla quale sono state sequestrate azioni per 12 milioni e mezzo di euro.

Gli approfondimenti eseguiti dalla Guardia di Finanza durante le indagini mediante consultazione delle banche dati in grado di ottenere informazioni su società estere, ricerche tramite fonti aperte, dichiarazioni di persone informate sui fatti, analisi della documentazione acquisita e disamina delle perizie, hanno consentito di accertare che i diversi conferimenti e gli aumenti di capitale erano stati sovrastimati dai periti incaricati.

L’ingente capitale sociale così costituito ha consentito di porre in essere diversi reati, tra i quali truffe e reati fallimentari, anche per ottenere linee di credito da istituti bancari. Allo stato cinque soggetti sono iscritti nel registro degli indagati per reati contro il patrimonio, fallimentari, societari e di falso.

Le indagini, volte anche a tutelare gli appassionati e gli sportivi dalle condotte illecite di natura economico finanziaria che sempre più spesso rischiano di inquinare i valori dello Sport, proseguono al fine di chiarire definitivamente la vicenda ed il legame tra le società.

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