Giugliano (Napoli) – Napoli – Prima la discarica Novambiente, poi quelle della “cava X” della Resit e di San Giuseppiello, e infine, mercoledì scorso, quella di Masseria del Pozzo-Schiavi. Roghi tutti verificatisi sul territorio di Giugliano, in siti distanti pochi chilometri l’uno dall’altro.
Una serie inquietante che ha indotto la magistratura ad aprire un’inchiesta su quanto sta accadendo. Dietro gli incendi c’è il sospetto di una regia occulta, forse collegata alla camorra che per anni ha gestito il traffico di rifiuti tossici in Campania. Non solo i rifiuti, infatti, sono andati in fiamme. Nella cava Resit il rogo ha investito anche una palazzina al cui interno c’erano dei dati e dei formulari di identificazione dei rifiuti.
Tra l’altro, gli incendi avranno conseguenze sulla messa in sicurezza e bonifica dei siti inquinati, con tempi più lunghi e costi maggiorati.