SANTARPINO. La delegazione comunale di Forza Italia replica a chi ha definito come atto carnevalesco la nomina del dottor Alberto Plazza a commissario cittadino del partito.
Nella terra di Maccus e delle Fabulae atellane si confondono spesso le carnevalate con le cose serie. Questo succede quando si vogliono confondere le idee o buttare lì delle illazioni, al solo fine di turbare il civile dialogo politico. Carnevale, davvero, è tra pochi giorni ma, anche tra una chiacchiera ed un po di sanguinaccio, qualcuno, che ricopre non solo una carica istituzionale in Regione, ma anche una carica direttiva in una formazione politica, qual è lonorevole Giuseppe Sagliocco, può decidere di nominare un commissario cittadino in una realtà, quella di SantArpino, dove da anni non cè nessuno a ricoprire questo incarico. E che questo avvenga a poche settimane dal congresso che vedrà la nascita del PdL non può inficiare nel modo più assoluto quanto, nella più totale autonomia, il coordinatore provinciale di Forza Italia può decidere. Tanto meno se questo viene pensato o buttato lì tendenziosamente da chi, pur navigando in acque vicine a Fi, non ne fa parte e non ha il diritto di mettere in dubbio la validità di scelte politiche non sue.
Ma tantè, a volte ci si può credere il Re Sole. Questo, per una innata propensione a ritenersi depositari di valori unici ed universali con una tara genetica che porta a dispensare a destra e a manca giudizi, rimproveri e diktat. Il Re Sole a volte, però, è solo, e non avendo ancora maturato lintelligenza e la capacità di capire ciò, dà colpi di coda, colpendo tutto e tutti, nella speranza di fare male. Ma il male lo fa, come sempre, solo a se stesso. La paranoia ossessiva lo porta a non intravedere gli errori comportamentali e soprattutto politici, che prima o poi, ma più prima che poi, lo porteranno ad essere definitivamente escluso, in quanto interlocutore pericoloso e poco affidabile. Daltronde parlare di una scelta, qual è stata quella del dottor Alberto Plazza a commissario cittadino di SantArpino, fatta nel periodo di carnevale e valutarla come tale, significa mettere in dubbio la carica, in seno a Fi, dellonorevole Sagliocco e ritenere le decisioni prese dallo stesso come semplici atti carnevaleschi.
Al di là, quindi, di indegne e sottintese considerazioni resta, comunque, il fatto che fino al prossimo congresso di marzo il dottor Plazza è e rimarrà il commissario cittadino di Fi a SantArpino.