Senesi, il Tar Marche sospende l’interdittiva antimafia

di Redazione

Aversa – Il Tribunale amministrativo regionale delle Marche si è pronunciato a favore dell’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del provvedimento interdittivo antimafia della Prefettura di Fermo del 14 luglio scorso, con efficacia immediata.

Una vicenda legata all’amministratore delegato dell’azienda, Rodolfo Briganti, rinviato a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere dedita al traffico di rifiuti. La Prefettura marchigiana ha ritenuto possibile il rischio di infiltrazioni mafiose.

Il Tar marchigiano, però, ha considerato che nella valutazione comparativa dei contrapposti interessi delle parti possa prevalere quella della società ricorrente, appunto la Senesi, alla quale può essere assicurata una tutela cautelare interinale fino alla discussione in Camera di Consiglio del 17 settembre 2015.

Nell’istanza presentata si evince che per poter disporre un’interdittiva non basta il titolo del reato riportato dal giudice penale ma occorre esaminare il contenuto dell’ordinanza o della sentenza del giudice penale e rintracciare nel provvedimento stesso gli indizi da cui desumere il rischio di contiguità con la malavita organizzata dunque, l’inaffidabilità dell’azienda.

Nel caso di specie il difetto della necessaria attività istruttoria è stato completamente disatteso, con conseguente illegittimità dell’informativa adottata. “In atri termini, la sospensiva dell’interdittiva è stata concessa alla Senesi per mancanza oggettiva di elementi anche lontanamente riconducibili ad eventuali contiguità con la malavita organizzata”, recita una nota dell’azienda.

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