Roma – Sciopero di 24 ore per piloti e assistenti di volo Alitalia il prossimo venerdì, 24 luglio, nell’ambito di una vertenza sulle retribuzioni e sui livelli occupazionali. Stop a voli per l’intera giornata, a partire dalla mezzanotte di giovedì.
In pieno clima estivo e periodo di partenze e arrivi, il sindacato Anpac, l’organizzazione maggioritaria dei piloti ed assistenti di volo italiani, ha confermato lo sciopero su tutto il territorio nazionale, ad esclusione dei voli da e per gli Aeroporti di Bologna e Venezia, nel rispetto delle prescrizioni di legge.
“La decisione di fermarsi è generata dal rifiuto aziendale a sottoscrivere un impegno per mantenere i livelli occupazionali del personale navigante, in assenza del quale circa mille tra piloti ed assistenti di volo rischieranno il posto di lavoro e dalla mancata omogeneizzazione del sistema retributivo dei naviganti Cityliner a quello dei colleghi Alitalia”, fanno sapere in una nota.
“Questa ulteriore azione di sciopero è generata dalla mancanza di risposte concrete alle legittime istanze dei colleghi Cityliner, che hanno il diritto, sancito dagli accordi contrattuali, di ottenere una corretta omogeneizzazione del loro sistema retributivo con quello dei colleghi di Alitalia, e al rifiuto aziendale di mettere nero su bianco l’impegno a mantenere i livelli occupazionali del personale navigante al termine della solidarietà”, ha riferito il presidente dell’Anpac, Antonio Divietri.
“E’ infatti matematico che, a invarianza di scenario, ovvero in assenza di un forte incremento della flotta di lungo raggio, saranno circa un migliaio i piloti e gli assistenti di volo Alitalia che si troveranno in esubero nel 2016 – ha aggiunto – Il tutto mentre Alitalia continua a fare operare propri voli a compagnie terze attraverso pratiche di wet lease ed è sempre più forte l’impressione che si vada verso un ulteriore disimpegno dalla attività di medio raggio”.
“Pur con qualche passo avanti – ha concluso – in termini di qualità di prodotto, riteniamo ancora troppo timide le iniziative prese per un reale rilancio della compagnia: a una grande generosità di intenti non sembra corrispondere una chiara definizione della missione”.