Napoli – I turisti che hanno deciso di visitare Napoli devono “ammirare” anche i cassonetti stracolmi di rifiuti già dalla mattinata. E’ uno dei tanti problemi che ancora affanno il centro storico del capoluogo: la differenziata non parte, il conferimento è continuo e l’olezzo, complice il caldo, diventa nauseabondo.
Ma il “tour del disagio” di quel centro storico dichiarato patrimonio Unesco ma la cui ripartenza, nonostante gli annunci di grandi progetti sono ormai solo proclami che si perdono negli anni, comprende di tutto. Dall’inciviltà alle strade dissestate, basta guardare i vicoli a ridosso del Decumano dalle cui fogne spuntano topi di ogni dimensione durante la notte, a causa della pavimentazione diretta sopra le fognature. Un problema non solo di decoro ma anche di salute.
Capita di vedere dai materassi abbandonati a due passi dall’Università, a graffiti indecorosi, dall’ingombrante non raccolto da svariati giorni al cassonetto piazzato davanti all’ingresso della chiesa delle anime pezzentelle, le famose “Capuzzelle”, meta di itinerari turistici.
C’è poi il problema della sicurezza: le telecamere di sorveglianza, installate in alcune strade chiave, non sono mai entrate in funzione. “Hanno piazzato telecamere nel centro antico, spendendo circa un milione e mezzo di euro, che però non funzionano. Per non parlare della pulizia. La raccolta differenziata non parte. La zona è completamente abbandonata a se stessa”, spiega Gabriele Casillo, presidente dell’associazione “Corpo di Napoli onlus”.