NAPOLI. E’ morto Michele Iuliano, l’88enne ex amministratore unico della Deiulemar compagnia di navigazione Spa, la società armatoriale dichiarata fallita la scorsa settimana dal tribunale di Torre Annunziata (Napoli).
Secondo quanto riferito dai suoi legali, era in corso una perquisizione domiciliare da parte della Guardia di Finanza.
Il fatto è avvenuto mercoledì mattina nella villa di Iuliano, in via Tironi, a Torre del Greco, poco dopo le 9. Il clima non era acceso: il “capitano” – come è conosciuto in città – si è accasciato su una sedia ed è morto. Inutili gli immediati soccorsi.
nella società Deiulemar, negli anni, quasi 13mila risparmiatori avevano investito oltre 720 milioni di euro. Lo scorso 2 maggio la sezione fallimentare del tribunale di Torre Annunziata (giudice Massimo Palescandalo) aveva accolto le istanze di fallimento presentate da sette creditori della compagnia di navigazione.
La vicenda si trascinava da quasi quattro mesi, dal 17 gennaio per la precisione, quando voci su possibili difficoltà economiche della Deiulemar portarono gli investitori all’esterno degli uffici aperti al pubblico in traversa Vittorio Veneto. Prima 200, poi 400, infine 600 persone: gli uffici furono chiusi, con il «capitano» Iuliano costretto a convocare un’assemblea pubblica per rassicurare gli investitori all’hotel Sakura (uno dei beni riconducibile al gruppo Deiulemar).
Poi l’istanza di fallimento, presentata da un creditore che vantava mancati pagamenti per 230mila euro, alla quale si sono ‘attaccati’ altri sei ricorrenti. La prima udienza di verificaè in programma il 25 ottobre.