Gerusalemme – Ha destato molto sconcerto in Israele e Palestina l’attentato ebraico nei confronti della comunità palestinese del villaggio di Duma, nei pressi di Nablus. Un bambino di 18 mesi, Ali Dawabsheh, è morto nel rogo doloso che ha coinvolto la casa dove abitava con i genitori ed un altro fratello.
Secondo le prime testimonianze, ignoti hanno dato fuoco a due abitazioni nel villaggio situato in Cisgiordania. Mentre una casa era vuota, nell’altra era presente la famiglia Dawsbsheh. Il capofamiglia ha tentato il possibile per salvare il figlio più piccolo ma senza riuscirci. Il bambino è stato trovato carbonizzato nella sua camera mentre sulle pareti di casa sono state rinvenute scritte in ebraico che recitavano “vendetta” e “viva il Messia”.
Nel tentativo di riuscire a salvare il figlio, il padre è rimasto ferito gravemente essendo stato ustionato sull’80% del corpo. La moglie dell’uomo e l’altro figlio sono invece ricoverati nel reparto rianimazione dell’ospedale generale di Tel-Aviv.
Secondo gli inquirenti l’attentato di matrice ebraica potrebbe essere una vendetta per l’uccisione di un colono ebreo, un grave episodio che anticipa di poche ore la “Giornata della collera” proclamata dal gruppo di Hamas per protestare contro gli scontri avvenuti domenica nella Spianata delle Moschee.
In merito all’attentato al villaggio palestinese Hamas ha dunque lanciato un appello agli abitanti della città di Nablus a riversarsi nelle strade e protestare contro l’infame azione. Anche il portavoce del presidente Abu Mazen, Nabil Abu Rudeina, ha incalzato contro Israele definendo il paese ebraico come “responsabile dell’odioso crimine”.
Dal canto suo ha risposto in seguito anche il leader israeliano Benjamin Netanyahu che si è detto “sconvolto” dal terribile crimine. Per il presidente dello stato ebraico “si tratta di terrorismo a tutti gli effetti”. Netanyahu ha poi telefonato Abu Mazen per esprimergli la vicinanza di Israele e l’orrore con cui vede l’uccisione del piccolo Ali. Ha poi aggiunto: “Ho dato ordine alle nostre forze dell’ordine di agire con tutti i mezzi possibili per catturare gli assassini”.