Sono 240mila le persone morte nella guerra civile che sconvolge la Siria dal 2011. Tra le vittime sono compresi anche 12mila minori, secondo il bilancio diffuso dall’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani Ondus, citato dalla tv panaraba Al Jazeera. I civili uccisi, tra maggiorenni e minorenni, sono quasi 72mila.
L’Ondus afferma di avere documentato la morte di 240.381 persone, di cui circa 10mila uccise solo negli ultimi due mesi.
I civili rimasti vittime del conflitto sono 71.781, 11.964 dei quali minorenni. Le forze lealiste, composte da soldati governativi e milizie filo-regime, hanno avuto 88.616 morti – quindi oltre un terzo del totale – e le varie forze ribelli 42.384. A questi vanno aggiunti ben 34.384 miliziani stranieri rimasti uccisi. Di altri 3.225 morti non si conosce l’identità e l’appartenenza.
Rimane sconosciuta la sorte di 30mila persone scomparse, di cui si pensa che 20mila siano detenute nelle carceri del regime. Così come di migliaia di combattenti lealisti fatti prigionieri dalle varie fazioni dei ribelli e dall’Isis.