Messina – Ilaria Boemi, la 16enne trovata morta in una spiaggia di Messina, quella tragica sera cercava dell’ecstasy. Lo scrive “La Repubblica”, secondo cui “alle 22.30 di domenica” si sarebbe “allontanata dagli amici che non avevano voglia di sballo”. Intanto sono attesi i risultati dell’autopsia che confermerebbero la versione del mix letale di alcol e droghe. Identificati i due giovani che erano la ragazza nel momento in cui ha perso i sensi.
Si tratta di un ragazzo maggiorenne e di una minorenne, coetanea di Ilaria. I due sono stati sentiti, come persone informate dei fatti, dalla polizia su delega della Procura di Messina. Secondo quanto si è appreso sarebbero due amici della 16enne e non sarebbero stati loro a consegnare eventuali sostanze stupefacenti alla minorenne. Sarebbero fuggiti all’arrivo di persone per paura di essere coinvolti. La squadra mobile sta cercando di accertare se conoscono l’eventuale spacciatore che abbia venduto l’ecstasy a Ilaria Boemi.
La morte della 16enne potrebbe dunque essere stata provocata da una pasticca assunta o da un cocktail di droga e alcol rivelatosi poi fatale. A fare luce sarà l’autopsia. L’ultimo a vedere viva la ragazza è stato un pescatore, che ha notato il terzetto avanzare sulla spiaggia.
Ciò che preoccupa gli inquirenti è che la 16enne Ilaria potrebbe essere morta dopo aver ingerito dell’ecstasy ‘cattiva’. Un pista diventata privilegiata dalla procura di Messina che coordina le indagini. “Se dovessimo trovare conferma a questa ipotesi – spiega il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita – avvieremo controlli anche con le altre procure che trattano casi analoghi per verificare se in Italia sta girando dell’ecstasy letale”.