Amalfi (Salerno) – L’attrice e modella Martina Colombari ha aperto aprire la galleria dei premiati del Ventennale del “Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito 2015”. Il direttore artistico, Mario Esposito, ha consegnato ufficialmente il riconoscimento durante la cerimonia di premiazione del “Football leader” (la manifestazione con cui dallo scorso anno il premio è gemellato) al Grand Hotel saraceno di Amalfi.
“Martina Colombari – ha detto Esposito – è un vivo esempio di quella presenza femminile fortemente attiva e vivace all’interno del panorama artistico culturale e sociale del nostro Paese, che ha il merito di aver contributo alla crescita collettiva delle donne e alla loro coscienza di essere protagoniste. Da segnalare il suo impegno per la lotta alla fame nel mondo, che l’ha resa ambasciatrice di Expo2015. Non quindi una semplice pagina di bellezza in rosa e di riflettori accesi ma un’esistenza ricca di sfumature, di sostanza e verità”.
Il Premio Arturo Esposito rappresenta un prestigioso contenitore multi tematico, a cura dell’associazione culturale “Simposio delle Muse”, che si concluderà ad ottobre a Piano di Sorrento e per quest’anno godrà del patrocinio, oltre che del Senato della Repubblica e del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, dell’Expo di Milano.
“E’ un onore – ha sottolineato Esposito – per il Ventennale registrare risultati e riconoscimenti di così alto profilo istituzionale e organizzativo anche se non di carattere economico. Sono degli incentivi morali e strutturali a far sempre meglio e di più anche quando le risorse economiche sono poche. L’evento quest’anno non ha ottenuto il finanziamento della Regione Campania, tuttavia credo che i veri eventi siano quelli che continuano nonostante le difficoltà e riescano a non perdere in smalto e credibilità. La vetrina mondiale che il Premio è riuscito a conquistare nello spazio di Expo all’interno della Piazzetta di Padiglione Italia è la testimonianza più bella per questo 2015 e la risposta più significativa a questo must d’impresa culturale”.