L’Info Point “festeggia” cinque anni di inattività

di Antonio Arduino

Aversa – “In fatto di incapacità ad amministrare l’ordinario il sindaco Sagliocco batte il suo predecessore Ciaramella per tre a due”. È quanto afferma Antimo Castaldo, componente del direttivo provinciale e cittadino del Pd ed ex candidato sindaco alle elezioni del 2012. L’occasione è la constatazione dell’incapacità del primo cittadino di Aversa ad utilizzare la struttura prefabbricata collocata in piazza Mazzini, a ridosso della stazione ferroviaria, come punto informativo turistico.

Un prefabbricato acquistato dall’amministrazione Ciaramella per essere l’Info Point di Aversa, città d’arte, che oggi 13 agosto spegnerà la quinta candelina, rimanendo inutilizzato per il quinto anno consecutivo, due dei quali gestiti da Domenico Ciaramella, tre da Giuseppe Sagliocco senza che potesse aprire i battenti.

“Se l’ex sindaco può addurre a giustificazione del nulla di fatto la querelle per la violazione della privacy nata con il proprietario dell’ immobile di fronte al quale era stato collocato originariamente il prefabbricato e l’inspiegabile ritardo accumulato dall’ Enel per energizzare la struttura, cosicché non fu possibile attivarla prima della conclusione del mandato, l’attuale primo cittadino non sembra avere alcuna giustificazione dal momento che ha ritenuto preferibile tenerla chiusa pur ritenendo necessario creare un punto informativo turistico, collocandolo, solo in linea teorica dal momento che non ha mai aperto i battenti, in una zona della città non immediatamente raggiungibile a chi arriva ad Aversa, qual è via del Plebiscito, all’interno del restaurato sedile di San Luigi”.

“Considerando – ricorda l’esponente del Pd – che il consigliere Rosario Capasso, capogruppo di Noi Aversani, a dicembre 2012 dettagliò in circa 60mila euro il costo della iniziativa messa in campo dell’ex sindaco Ciaramella, definendola uno spreco di denaro pubblico, mi domando perché l’amministrazione di cui il consigliere è espressione non intervenga per porre rimedio, così da recuperare almeno in parte quel denaro?”.

“Possibile – domanda l’esponente del Pd – che quel prefabbricato debba restare inutilizzato, trasformandosi in un monumento posto a ricordo perenne dell’incapacità amministrativa dei politici che gestiscono la nostra città già efficacemente evidenziata, nella stessa piazza,  dalla presenza del monumento dedicato a Domenico Cimarosa collocato  in una aiuola poco distante, mancante del genio alato dell’ispirazione, originariamente scolpito al suo fianco, e con la mano destra monca per un mancato restauro che sarebbe stato doveroso per una città che si vanta di avere dato i natali al musicista?”.

“Se così fosse – conclude Castaldo – per Sagliocco sarebbe meglio dimettersi, perché una città non si gestisce programmando e realizzando, quando si realizzano grandi opere, ma innanzitutto dando risposta alle ordinarie e quotidiane esigenze dei cittadini”.

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