Retrocessione in Lega Pro e 12 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione. E’ questa per il Catania la sentenza del Tribunale nazionale della Figc sulla vicenda delle partite comprate dal presidente Pulvirenti. Il Tribunale ha disposto anche la retrocessione in D (senza penalizzazioni) per Teramo e Savona per aver “combinato” l’ultima partita dello scorso campionato di Lega Pro: vincendo a Savona gli abruzzesi ottennero la B.
Il Tribunale Federale Nazionale Figc ha disposto inoltre l’inibizione del patron del Catania Antonino Pulvirenti per 5 anni (più un’ammenda di 300mila euro), dell’ex ad Pablo Cosentino per 4 anni (più un’ammenda di 50mila euro) e del dirigente Piero Di Luzio per 5 anni più preclusione (e ammenda di 150mila euro). Al club etneo, oltre alla retrocessione in Lega Pro e alla penalizzazione di 12 punti, i giudici hanno comminato anche un’ammenda di 150mila euro.
Oltre alla retrocessione in Serie D, il Tribunale Federale Nazionale ha comminato sia al Teramo che al Savona un’ammenda di 30mila euro. I giudici hanno inoltre stabilito l’inibizione di 4 anni (più un’ammenda di 100mila euro) per il presidente del club abruzzese Luciano Campitelli e quel quello dei liguri, Aldo Dellepiane per responsabilità diretta nella combine del match che il 2 maggio diede la promozione in Serie B ai teramani.
Queste le altre squalifiche decise dal collegio presieduto da Sergio Artico:
– Marco Barghigiani (ex collaboratore Savona) 3 anni e mezzo e 60mila euro di ammenda;
– Ninni Corda (ex tecnico Barletta e Savona) 2 anni (con l’attenuante della collaborazione fattiva);
– Marcello Di Giuseppe (ds Teramo) 4 anni e 100mila euro;
– Ercole Di Nicola (ex ds l’Aquila) 5 anni piu’ preclusione e 100mila euro;
– Davide Matteini (calciatore Luparense San Paolo) 3 anni e mezzo e 60mila euro;
– Giuliano Pesce (dirigente) 3 anni e mezzo e 50mila euro;
– Marco Cabeccia (ex Savona) 6 mesi e 30mila euro;
– Enrico Ceniccola (ex collaboratore Savona) 6 mesi e 30mila euro;
– Fabio Di Lauro (allenatore) 2 anni e mezzo e 40mila euro.
Sanzionati con un punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato il Barletta Calcio, L’Aquila Calcio 1927 e la Luparense San Paolo Fc, coinvolte per responsabilità oggettiva.
“Sentenza ingiusta e inqualificabile”. Così l’amministratore delegato del Savona Calcio, Enrico Santucci, commenta la sentenza emessa stamane dal tribunale federale che ha condannato i biancoblù alla retrocessione, dalla Lega Pro alla serie D. “Faremo ricorso – ha detto – perché questa è una sentenza che grida vendetta. Il Savona è stato retrocesso senza prove e questa sentenza non fa bene allo sport e non solo al Savona e ai suoi tifosi”. Tra i tifosi e i giocatori del Savona c’è forte malumore perché dopo una stagione sofferta in Lega Pro questo poteva essere l’anno della rivincita. “Per salvarci – ha aggiunto il tecnico Giancarlo Riolfo – abbiamo fatto i salti mortali e sappiamo solo noi quello che abbiamo patito per mantenere la categoria”.