Caporalato, controlli nel Casertano: sanzioni per 70mila euro

di Redazione

Caserta – Come deciso dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto, sono stati disposti, con ordinanza del Questore di Caserta, i servizi straordinari interforze per far fronte al fenomeno del “caporalato” e dello sfruttamento dei lavoratori stranieri.

Gli agenti della Polizia di Stato, i carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro, hanno setacciato alcuni poderi agricoli ubicati nei territori dei comuni di Villa Literno, Cancello Arnone, Sessa Aurunca, Santa Maria La Fossa, Sparanise, al fine di contrastare il fenomeno del reclutamento di mano d’ opera a bassissimo costo da impiegare nel settore agricolo, attraverso intermediari senza scrupoli. Controllate 12 aziende agricole e 88 operai di diverse nazionalità.

Nel corso dei laboriosi servizi gli agenti, nel territorio del Comune di Villa Literno, hanno ispezionato sei aziende agricole ove venivano coltivati ortaggi e pesche. Sono stati controllati 44 lavoratori di varie nazionalità, prevalentemente bulgari e rumeni, di cui 17 in nero. Nei confronti dei titolari sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 70mila euro.

Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per aver assunto un lavoratore extracomunitario privo di permesso di soggiorno.

In località Camponuovo – frazione Fasani di Sessa Aurunca gli agenti hanno controllato una cooperativa agricola ove erano intente al lavoro 31 persone. Al titolare è stata contestata un’unica infrazione relativa ad una lavoratrice di nazionalità rumena che non era stata sottoposta alle prescritte visite mediche.

A Santa Maria La Fossa, in località Camino, veniva controllata un’azienda agricola in cui si accertava la presenza di 4 operai, di cui tre italiani ed un rumeno, nessuno dei quali in regola e pertanto tutti lavoratori “in nero”.

Nei confronti del titolare dell’azienda agricola venivano elevate sanzioni amministrative per un ammontare di 16mila euro.

Analogo controllo veniva effettuato presso un’azienda bufalina di Cancello Arnone ove veniva rintracciato un operaio indiano in possesso di regolare permesso di soggiorno, mentre sul fronte contributivo l’ispettorato del Lavoro si riservava più approfonditi accertamenti.

A Sparanise controllate tre aziende, di cui due in regola con le norme sull’assunzione di manodopera mentre una terza azienda ita in località Ceraselle sono stati sorpresi otto operai, tutti italiani, intenti nella raccolta di noci pesche, di cui solo uno in regola mentre gli altri sette totalmente “in nero”. Al titolare sono state comminate le relative sanzioni amministrative.

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