Restaurato il Monumento ai Caduti donato dall’Esercito

di Redazione

Monumento ai Caduti SANT’ARPINO. Terminata l’opera di restauro del Monumento ai Caduti di tutte le guerre donato nel 1998 dall’Esercito Italiano, ed in particolar modo dall’ex caserma trasmissioni di San Giorgio a Cremano, al Comune di Sant’Arpino.

L’opera è ora collocata all’interno del piazzale antistante il Campo Sportivo “Ludi Atellani”, che da qui a qualche mese diventerà uno spazio nevralgico della vita sociale del comune atellano, dove saranno ospitate diverse manifestazioni ed iniziative.

Singolare è la storia di questo rilievo incastonato su una lastra, il cui recupero è stato fortemente voluto dal primo cittadino Eugenio Di Santo e dall’assessore ai lavori pubblici Elpidio Iorio. Fu proprio quest’ultimo nel 1998 da consigliere comunale, insieme all’allora sindaco Giuseppe Dell’Aversana, a voler portare a Sant’Arpino questo monumento che si trovava nello spazio antistante la caserma che stava per essere dismessa.Grazie alla mediazione del maresciallo Mattia Iorio, l’operazione andò a buon fine, e come sede originaria di collocazione fu scelta la corte del Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, una volta che fossero terminati i lavori di ristrutturazione.

Avviati gli interventi di ristrutturazione dello storico edificio di Piazza Umberto I, tuttavia si persero, incredibilmente, le tracce della lastra di marmo, che è stata rinvenuta solamente di recente. A questo punto gli amministratori atellani hanno deciso di installare il monumento nell’ampia area dinanzi al campo sportivo, proprio perché questa zona è interessata da un serio progetto di riqualificazione e riconversione che le farà perdere i caratteri di periferia per diventare un nuovo punto centrale di Sant’Arpino.

 Ovviamente il monumento ai Caduti è stato interessato da un lavoro di restauro realizzato dall’artista santarpinese Elpidio Ziello, che è terminato proprio nei giorni scorsi.

“Oggi finalmente – dichiara il sindaco Di Santo – possiamo ridonare a Sant’Arpino questo monumento, di cui incredibilmente non si sapeva più niente. Un’opera artistica che parla di pace e che ci invita a non dimenticare quanti con il proprio sacrificio hanno lottato per la democrazia e la libertà”.

L’assessore Iorio aggiunge: “Grazie al fondamentale impulso del sindaco Di Santo abbiamo potuto recuperare quest’opera pregevole, a cui dal 1998 sono molto affezionato. La collocazione prescelta non è certamente casuale visto che è intenzione dell’amministrazione comunale far diventare l’ampio spazio antistante il campo sportivo un luogo dove tenere manifestazioni sul tema della pace e della legalità, in modo particolare coi ragazzi delle nostre scuole”.

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