Ischia (Napoli) – Un osservatorio che segua il traffico illecito dei rifiuti, come Coldiretti con la contraffazione alimentare: questa la proposta del consorzio PolieCo, in occasione del settimo Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, “Ecoreato: Il mostro a tre teste – Traffico illecito di rifiuti, frodi agroalimentari, reati contro la salute”, tenutosi ad Ischia.
La due giorni si è conclusa con una tavola rotonda nella quale autorevoli esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine hanno affrontato il tema dal punto di vista giuridico.
Raffaele Piccirillo, direttore dell’ufficio Affari penali del ministero della Giustizia, è intervenuto sul contrasto ai reati ambientali. “Non si può pensare di affidare al diritto penale il problema della sicurezza ambientale – ha affermato Piccirillo – soprattutto perché la legge non si può applicare agli illeciti già commessi, tuttavia i più recenti provvedimenti adottano una strategia interessante che è quella di incentivare la riparazione dei danni, a carico, non della collettività, ma di chi li ha commessi”.
Sul tema sono intervenuti, il sostituto procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, il quale ha sottolineato che “Il diritto all’impresa è più tutelato, nel nostro sistema costituzionale, del diritto alla salute”; il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, Giuseppe Chinè, che ha focalizzato l’attenzione sul nesso fra agroalimentare e salute, il Ppresidente di sezione del Consiglio di Stato, Sergio Santoro, intervenuto sulla gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
Di grande interesse, anche il contributo alla discussione offerto dal comandante generale dei Nas, Claudio Vincelli, dal Ssostituto procuratore di Bari, Renato Nitti, dalla Rresponsabile Energia e industria dell’Autorità garante della concorrenza, Valeria Amendola, dal Mmagistrato della Corte dei Conti per il Lazio, Franco Mancarelli, dall’onorevole Francesco Paolo Sisto, Commissione Affari costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni.
“Questa settima edizione del Forum – commenta, a margine dei lavori, il presidente del PolieCo, Enrico Bobbio – si è svolta all’insegna della continuità, sotto il profilo dell’impegno profuso contro gli illeciti ambientali e la promozione di una filiera sana e virtuosa del ciclo dei rifiuti, ma è stata anche l’occasione per toccare con mano che finalmente anni di sensibilizzazione e formazione cominciano a dare i primi risultati, in termini di consapevolezza sulle tematiche ambientali”.
“Un lavoro di rete – aggiunge il direttore del consorzio Claudia Salvestrini – che ha visto il contributo decisivo di forze dell’ordine, magistratura, università, ricerca, associazionismo, giornalismo, politica, Chiesa, tutti impegnati in un obiettivo condiviso””.
Il Forum, che ha visto la partecipazione di oltre 40 relatori, è stato presentato in un territorio martoriato, quello della Terra dei fuochi sul quale non si è voluta spegnere l’attenzione degli organizzatori che, anzi, proprio da Caivano, uno dei comuni più colpiti dagli effetti del degrado ambientale, hanno voluto dare il via ai lavori.
Fra le iniziative congiunte a supporto della convention, due mostre fotografiche: una dedicata alla fotografia naturalistica promossa da Lipu – Birdlife Italia; l’altra all’iniziativa “Terra mia” – Laboratorio del riciclo per valorizzare tradizione contadina e rispetto dell’ambiente promosso nelle parrocchie di Cellole (Caserta) e sostenuta dal PolieCo.