Avvocato casertano arrestato a Milano: “proteggeva” beni di aziende fallite

di Redazione

 MILANO. È Mariano Baldini, orginario di Caserta e con studio a Milano, l’avvocato arrestato venerdì mattina nell’ambito dell’operazione condotta dalla Gdf di Milano, con al centro l’accusa di associazione per delinquere.

Stando alle indagini del pm di Milano, Stefano Civardi, l’avvocato Baldini, 43 anni, sarebbe stato a capo dell’associazione che attraverso un sistema di trust avrebbe ‘protetto’ il patrimonio anche di alcuni pregiudicati.

La Guardia di Finanza di Milano ha infatti eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone che avrebbero costituito un gruppo criminale, capeggiato dal noto avvocato. Al centro delle indagini della Procura di Milano le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio, al trasferimento fraudolento di valori ed alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. I finanzieri hanno effettuato anche sequestri preventivi su 88 immobili, autovetture e società per un valore di circa 22 milioni di euro.

L’operazione ‘Payback’, condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Milano, ha accertato i reati posti in essere da una strutturata associazione a delinquere che, attraverso l’uso strumentale di più trust, avrebbe provveduto a tutelare i beni di persone in difficoltà economica e pregiudicati, proteggendone il patrimonio. Proprio sul distorto utilizzo di questi trust si è incentrata l’indagine della Procura di Milano.

Nello specifico il presunto gruppo criminale avrebbe sfruttato lo specifico istituto del ‘trust liquidatorio’ per sottrarre alle procedure concorsuali l’attivo patrimoniale di società fallite in danno dei creditori, per occultare il patrimonio di imprenditori in difficoltà economica, impedendo ai fornitori e al fisco il recupero delle somme dovute. Con lo stesso sistema avrebbe schermato beni di pregiudicati soggetti a misure di prevenzione, evitando così che venissero sequestrati. In particolare, le società ‘decotte’ o in procinto di fallire, sarebbero state private di tutti i loro beni che, formalmente, venivano conferiti in un trust gestito da prestanome. Con questo ‘sistema’ i beni conferiti in trust non erano più aggredibili dai fornitori, dal fisco o nell’ambito delle procedure concorsuali.

Tra i beni sequestrati ci sono appartamenti di pregio situati in centro a Milano e un intero complesso immobiliare di ville ed appartamenti in provincia di Pavia. Sono state eseguite anche numerose perquisizioni presso società, studi professionali ed abitazioni private.

Risultano indagate 14 persone. Dieci le ordinanze di custodia cautelare (di cui 8 in carcere e 2 ai domiciliari). Sequestrati 88 immobili (nelle provincie di Milano, Benevento, Latina, Chieti, Caserta, Novara, Sassari, Varese, Lodi e Pavia), quote sociali di due società e due autovetture (tra cui una Aston Martin).

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