Delusione per i tanti fan partenopei del regista Tinto Brass alla notizia della sua assenza stasera al Napoli Film Festival in corso a Castel SantElmo.
Alla delusione si affianca la preoccupazione per le sue condizioni di salute tanto precarie da impedirgli di partecipare alla kermesse quale ospite donore nella sezione Incontri ravvicinati. Il cineasta si è detto molto amareggiato per il contrattempo e spera di ristabilirsi presto.
Già tempo fa i malanni del settantanovenne Brass avevano destato ansia a causa di un ricovero per presunta emorragia cerebrale. Speriamo si tratti di malore non grave e che il maestro del cinema erotico si ristabilisca presto e torni a essere il provocatore di sempre.
Programma rivoluzionato, quindi, dagli organizzatori che hanno previsto alle 21.15 la proiezione del documentario Gli Squallor di Carla Rinaldi e Michele Rossi, seguito dallintervento di Alfredo Cerruti, ultimo rimasto in vita dei componenti dello storico gruppo napoletano, per poi concludere la serata con la presentazione, dopo un quarantennio dallultima proiezione pubblica, del film di Brass Lurlo.
Lopera di Rinaldi e Rossi ha trionfato nel concorso Schermo Napoli quale miglior documentario autoprodotto e verrà distribuito in dvd dalla CNI (Compagnia Nuova Indye) nel febbraio del 2013. Racconta in maniera efficace nascita e fine del progetto Squallor dagli esordi sulla scena musicale nel 1969 fino allo scioglimento nel 1994.
Dissacratori e anarchici delle sette note, usavano nelle loro originali composizioni, a metà tra cantato e recitato, un linguaggio volutamente volgare ed eccessivo per dar voce al loro essere contro, trasformando qualsiasi episodio della vita quotidiana, soprattutto afferente alla sfera sessuale, in macchietta da sbeffeggiare. I componenti della band erano, oltre a Cerruti, autori e produttori del calibro di Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi con interventi di Elio Gariboldi, il cosiddetto quinto Squallor.