NAPOLI. Lattività di usura in danno di commercianti rappresenta la principale fonte di procacciamento di capitali illeciti da parte della criminalità organizzata nellarea a nord di Napoli.
Questa è sempre stata una peculiarità del clan Moccia, che ha da sempre preferito questi proventi rispetto a quelli derivanti dallapertura di piazze di spaccio di droga sui comuni di Casoria ed Afragola. Questi i risultati di indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di casoria che questa mattina hanno arrestato 22 persone ritenute elementi di spicco del clan camorristico egemone nellarea di riferimento.
I carabinieri hanno fatto luce su numerosi episodi di usura ed estorsione ai danni di alcuni commercianti ed imprenditori della zona, avvenuti tra il 2008 ed il 2010 e tutti commessi con laggravante di aver agito avvalendosi delle condizioni previste dallarticolo 416b bis ed al fine di agevolare lattività delle associazioni di tipo mafioso, nonché in danno di chi si trovava in stato di bisogno.
Lindagine rappresenta un ulteriore sviluppo di una analoga attività investigativa svolta tra il 2009 ed il 2010 sui comuni di Casoria ed Afragola, allorquando furono arrestati 11 presunti affiliati al clan Moccia per una estorsione consumata in danno di unagenzia immobiliare del centro cittadino di Casoria.
E emerso un diffuso sistema di concessione di prestiti a tassi usurai a persone in condizione di grave bisogno economico, costrette, a fronte delle personali esposizioni debitorie, a subire intimidazioni, umiliazioni e violenze fisiche.
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