Teverola – È stata annullata l’ordinanza cautelare, emessa dal gip di Napoli, su richiesta della Dda, che aveva portato all’arresto di Massimiliano Conti, già proprietario al 20% del “Bingo Boys” di Teverola.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, decima sezione, a seguito dell’udienza del 5 ottobre scorso, ha annullato il provvedimento, rimettendo in libertà Conti, difeso dall’avvocato Massimo Cammisa.
Secondo la tesi dell’accusa, in concorso con Massimo Russo e Francesco Russo, appartenenti al clan dei casalesi, Conti aveva intestata fittiziamente la quota del Bingo di Teverola quando in realtà apparteneva ai Russo.
“Aspettiamo – ha precisato l’avvocato Cammisa – di conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno convinto il Tribunale della Libertà ad annullare l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari”.
La vasta operazione, compiuta lo scorso 25 settembre dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli, ha portato a 44 misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti a una rete collegata alla famiglia Russo, fazione del clan dei Casalesi. Le indagini hanno permesso il sequestro di beni per 20 milioni di euro. Gli arresti sono stati condotti nelle province di Caserta, Napoli, Perugia e Salerno, anche nei confronti di commercianti, imprenditori e titolari di esercizi ricettivi. (per i dettagli guarda articolo e video)