Sepe, da Napoli a Roma: il passo è breve

di Emma Zampella

Cardinale Crescenzio SepeNAPOLI. Al momento è solo un’indiscrezione: l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, potrebbe ritornare in Vaticano, occupando ancora una volta un posto di vertice.

A diffondere il rumors è stato “il Velino”, che ha parlato di voci cha da alcuni giorni circolano nel mondo ecclesiastico. Sepe ricopre l’incarico nel capoluogo campano dal 2006. Ora potrebbe terminarlo prima del previsto e il suo posto potrebbe essere affidato a monsignor Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l’Italia.

Nato a Carinaro, in provincia di Caserta, il cardinale in passato, in occasione del Giubileo del 2001, fu ordinato Prefetto dellaCongregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli(Propaganda Fide), ricoprendo così un ruolo importante per l’organizzazione dell’anno della fede. Proprio nei giorni scorsi, Sepe aveva parlato di carrierismo al giornale diocesano “Nuova Stagione”, a cui aveva dichiarato: “È sotto gli occhi di tutti che il carrierismo fa danni concreti, inquina i rapporti umani, avvelena gli ambienti in cui si sviluppa e matura”.

Come si apprende dai rumors, il ritorno di Sepe nella curia romana comporterebbe uno sconvolgimento totale degli equilibri della curia vicina a Papa Benedetto XVI. Sepe era, infatti, uno dei principali collaboratori di Giovanni Paolo II e i suoi rapporti con la nomenclatura vaticana nell’era Ratzinger non sono mai stati idilliaci.

C’è chi fa notare che l’eventuale nomina si configuri come un tassello del puzzle volto a ricomporre le crepe nelle mura leonine dopo lo scandalo dei corvi. Ma c’è anche chi ritiene che il ritorno a Roma possa significare per il cardinale un’ulteriore protezione rispetto ai fatti giudiziari che lo vedono coinvolto. In un’indagine ancora in corso, Sepe nel 2010 è stato iscritto al registro degli indagati dalla Procura diPerugia, insieme all’ex ministro dei trasportiPietro Lunardi, per sospette incongruenze riguardanti la manutenzione della facciata del palazzo di Propaganda Fide, inpiazza di Spagna.

L’accusa della magistratura è che l’ex ministro abbia finanziato tali lavori in cambio di appartamenti di proprietà dell’organizzazione concessi a prezzi estremamente bassi al ministro e ad altre persone. In quell’occasione, Sepe rispose: “Perdono dal profondo del cuore chi mi ha colpito da dentro e fuori la Chiesa”.Per molti una frase dedicata proprio ai vertici della Segreteria di Stato retta dal cardinale Bertone. E, come si legge dal “Velino”, “le voci sono sempre più insistenti e arrivano da fonti autorevoli dei sacri palazzi: non resta che al diretto interessato chiarire se lascerà Napoli oppure no”.

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