Maddaloni – Orbene, ci è dato sapere che alla fine del mese di luglio scorso, sul tavolo del sindaco, del segretario comunale e dell’ufficio legale, sia arrivato il parere richiesto all’avvocato Giovanni Leuci, incaricato dalla Giunta comunale con delibera numero 36 del 05.02.2015, sulla problematica del crollo della Casa Comunale.
Da indiscrezioni, sembrerebbero emergere tre fatti sostanziali:
primo, che, a distanza di anni tre e mesi due, l’unico atto significativo posto in essere dall’Amministrazione, attuale e precedente, sia la delibera di Giunta numero 36 del 05.02.2015;
secondo, che per una valenza univoca, per la ricerca delle responsabilità, dopo il crollo del 01.12.2011, andava richiesto, all’Autorità Giudiziaria, un accertamento tecnico/preventivo, oggi, atteso lo stato dell’opera, sarebbe tardiva, inutile per il risultato ed inefficace per l’azione;
terzo, che a prescindere da ogni fantasia sull’evento crollo, sia indubitabile che l’evento è stato cagionato dagli esecutori/controllori a qualsiasi titolo e che a tutt’oggi, non si riesce a produrre un consuntivo valido per capire la spesa sostenuta per le opere progettate, quelle derivanti dal crollo, quelle dalle messa in sicurezza della parte monumentale, nonché la ricostruzione di quest’ultima abbattuta.
Tutto questo, sino all’esasperazione che ha determinato la citata delibera di Giunta, alcuni di noi, che hanno speso tanto di quello scritto, l’hanno esplicitato in epoca non sospetta, suggerendo la messa in mora degli esecutori, al fine risarcitorio, finalizzata all’interessamento delle polizze fideiussorie assicurative messe a garanzia (mi piacerebbe conoscere la loro validità ante e post). Sull’argomento sono sempre ed esclusivamente regnate l’indifferenza, l’inerzia dell’azione, la negligenza e la pretesa di risolvere la problematica con una pacca sulla spalla ed il detto ‘campa cavallo che l’erba cresce’, perché sempre qualcuno dovrà pagare.
Caro sindaco (ex assessore), mi incuriosisce conoscere, a breve scadenza, le decisioni che vorrà prendere sia per l’azione giudiziaria che per il completamento dei lavori, e faccia presto, visto che incombe la prescrizione, facendoLe altresì presente che il ‘Danno Erariale’ è di gran lunga maggiore di quello prodotto dal crollo, per non parlare del danno all’immagine della città.
Mario Barbato – Maddaloni nel Cuore