Partirà il 15 ottobre il nuovo tour di Eros Ramazzotti: prima tappa al Palalottomatica di Roma.
Uno show lungo due ore: in scaletta 27 canzoni scelte tra i brani che hanno fatto e faranno la storia della sua musica. D’altronde, il viaggio intorno alla penisola non poteva che chiamarsi “Perfetto”, come l’album uscito a maggio. Un viaggio musicale quello che Eros ha messo in piedi prima per il pubblico italiano, poi per l’Europa, fino in Russia (tutta la Russia per un mese: ed è la prima volta di un italiano, compreso un giro in Transiberiana).
Niente eccessi per il palco, così come per tutto il resto. Unico elemento spettacolare quelle immagini che compaiono sul grande schermo. Eros si muove accompagnato da una band tonica e corposa (dieci elementi in tutto) che ha in primo piano il chitarrista Phil Palmer, Luca Scarpa al piano e alle tastiere, Giovanni Boscariol alle tastiere, Giorgio Secco alla chitarra, Thomas Pridgen alla batteria, Paolo Costa al basso, Joe Leader ai sassofoni, Christian Pescosta alle percussioni, Monica Hill e Roberta Montanari ai cori.
La scaletta parte da “L’ombra del gigante”, un pezzo scritto con Jovanotti nel 2001, poi tocca a “Il tempo non sente ragione”, alla title track “Perfetto” e al primo singolo “Alla fine del mondo”. Fra classici e nuovi, scorrono “Sbandando”, uno dei pezzi più efficaci dell’ultimo album, “Rosa nata ieri”, “Stella gemella” in cui Ramazzotti divide lo spazio strumentale alla chitarra con Phil Palmer, “Tra vent’anni”, dedicata al figlio Gabrio nato ad aprile, cantata accompagnandosi da solo al pianoforte, “Più che puoi” con la parte vocale femminile che fu di Cher viene affidata a Monica Hill, “Una storia importante”, “Adesso tu” e “L’aurora” sono offerte in un medley, il finale passa da Un angelo disteso al sole in acustico, quindi spara Fuoco nel fuoco in salsa latin e Più bella cosa.