Napoli – Qual è la funzione sociale dei notai cattolici? Come mettere a disposizione le competenze per migliorare la vita dei cittadini e supportare soprattutto i più deboli nella società contemporanea? Ruoterà intorno a questi temi l’assemblea dell’Ainc, Associazione italiana notai cattolici, che si terrà a Roma il 16 ottobre nella sala Conferenze dell’Hotel Santa Lucia Filippini.
I notai cattolici iscritti all’Ainc (420 su una platea di quasi 5mila in Italia) vogliono essere “più vicini ai cittadini e ai loro diritti”, mettersi “a tutela dei più deboli” e impegnarsi “per la centralità della famiglia”, spiega Roberto Dante Cogliandro, presidente dell’associazione che ha sede ad Assisi e si è costituita un anno e mezzo fa. “Vogliamo far interagire tematiche giuridiche con tematiche sociali e di carattere cattolico, avendo tra gli obiettivi la tutela della famiglia in una società in continua evoluzione”, continua.
Tra i progetti di maggior rilievo ci sono “Notai in carcere” e “Notai in parrocchia”, pensati “soprattutto in vista del prossimo Giubileo in una fase di grave crisi economica”.