Napoli – E’ dedicato all’informazione l’incontro dal titolo “Il futuro è di chi sa”, il primo appuntamento della quarta edizione di “Mondo Donna”, l’iniziativa della Clinica Mediterranea dedicata ai grandi temi dell’universo femminile e della salute della famiglia in generale.
L’evento inaugurale si è tenuto nella sala convegni “Zannini” della Clinica Mediterranea. Qui, attraverso le testimonianze di chi è riuscito ad emergere grazie alla conoscenza, all’impegno e alla passione, si è cercato di dare risposta ad un interrogativo: è possibile rendersi artefici del proprio destino?
Studi e dati statistici, infatti, attestano che le condizioni di salute dei cittadini sono correlate al livello di istruzione, peggiorando sensibilmente nelle persone con titolo di studio meno elevato.
Secondo il Rapporto Istat “Le dimensioni della salute in Italia” del settembre 2015, coloro che hanno conseguito un titolo di studio più elevato godono, mediamente, di un migliore stato di salute rispetto al resto della popolazione. Tale associazione sembrerebbe mediata dal legame individuato tra livello di istruzione e stili di vita. Gli individui con basso titolo di studio non solo hanno più frequentemente stili di vita che influiscono negativamente sullo stato di salute generale di cui godono, ma anche una minore propensione a ricorrere a visite specialistiche, particolarmente utili per la diagnosi precoce di alcune patologie; inoltre, risultano più esposti a fattori di rischio ambientali, anche legati all’esperienza lavorativa.
Nel 2013, tra chi non ha alcun titolo di studio o ha conseguito la sola licenza elementare, c’è il 20% che dichiara di stare male o molto male a fronte del 3% delle persone con laurea o diploma di scuola media superiore e del 6,4% delle persone con licenza di scuola media inferiore. Inoltre, la popolazione con basso titolo di studio, che si trova più frequentemente in condizioni socio-economiche sfavorevoli, è colpita in misura più rilevante da patologie cronico-degenerative. Fra quanti hanno una licenza di scuola elementare o nessun titolo di studio, il 40,6% è affetto da almeno una malattia cronica grave, contro il 9,8% dei laureati e diplomati.
Dopo i saluti iniziali di Lorenza Rocco Carbone, Governatrice 2015-16 Distretto 210, Carf Italia – International Inner Wheel, Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli, Susanna Moccia, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali della Provincia di Napoli, Ambrogio Prezioso, presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Napoli, i lavori sono proseguiti con gli interventi di Valeria Moffa, vicequestore aggiunto della Questura di Napoli. e Olimpia Pasolini, dirigente scolastico dell’Isis “Vittorio Veneto” di Napoli.