Aversa – Restano in carcere, in una cella del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, i due balordi accusati di aver causato la morte, il 6 ottobre scorso, della 57enne Italia Dell’Aversana.
Il gip Francesco Chiaramonte ha, infatti, convalidato i fermi che erano stati emessi dal magistrato Ilaria Corda della procura della repubblica presso il tribunale di Napoli Nord, che ha condotto le indagini coordinando i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa con il colonnello VittorioCarrara e il tenente Flavio Annunziata, nei confronti di Glico Sejdovic, 38 anni, slavo, ma nato a Torre del Greco, e Gianfranco Gallotti, 43 anni, napoletano.
Ad impressionare l’assoluta incapacità dei due di capire quanto avevano fatto, la gravità dell’atto. Dopo il tragico e feroce omicidio di Italia Dell’Aversana, dipendente dell’ufficio economato dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, senza manco pensare che poteva essere per loro fatale, sono andati ad offrire il bottino ad un ricettatore di Marano, telefonino cellulare della vittima compreso. Senza pensare che avevamo lasciato la traccia fatale per loro.
La morte della loro ultima vittima non ha fermato nemmeno la loro attività criminale. Il giorno dopo, il 7 ottobre, infatti, più o meno alla stessa ora del giorno prima, hanno messo a segno un altro scippo, nei pressi dell’uscita di Aversa Nord, utilizzando ancora una volta quella Peugeot 307 ricercata dal giorno dopo lo scippo che ha provocato la morte di Italia e ritrovata la notte tra mercoledì e giovedì nei pressi di un campo rom. In quella vettura lo slavo non solo ci dormiva, ma, in pratica, ci viveva, dopo che il 6 giugno scorso era stato arrestato per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Con lui aveva ancora una pen drive ed altri oggetti che la povera Italia aveva nel suo zainetto quella tragica mattina del 6 ottobre, quando, poco dopo le 7, si stava recando al lavoro a piedi, come era solita fare ogni giorno non avendo mai voluto conseguire la patente di guida.
Intanto, Bruno Lamberti, marito di Italia Dell’Aversana, già assessore comunale alla cultura negli anni ‘90 con la giunta guidata dall’allora sindaco Lello Ferrara e, attualmente, molto impegnato nel sociale, soprattutto nella vicina Carinaro, dal suo profilo Facebook ha inteso ringraziare quanti gli sono stati vicini postando: “Cari amici, in tanti avete partecipato al nostro lutto così angoscioso perchè imprevisto ed imprevedibile. Siamo profondamente commossi del vostro affetto e nell’impossibilità di farlo singolarmente, i miei figli ed io vi ringraziamo e vi abbracciamo tutti. La solidarietà e l’amicizia aiutano a superare ogni dolore. Grazie”.
Gli scippatori inseguono la vittima (GUARDA IL VIDEO)