Giubileo, il presepe napoletano a New York

di Redazione

Napoli – Sarà un presepe napoletano il simbolo della Misericordia a New York, nell’anno del Giubileo voluto da Papa Francesco.

Il presepe è stato realizzato dagli artigiani della zona di San Gregorio Armeno “La Scarabattola” e partirà martedì via mare per gli States. Monsignor Donald Sakano della St. Patrick’s Old Cathedral, che si trova a Little Italy, ha scelto infatti il presepe napoletano per mostrare ai fedeli il volto tangibile della Misericordia, tema centrale dell’Anno Santo.

Riletto magistralmente in chiave contemporanea, il presepe napoletano diviene, così, il miglior strumento per raccontare al mondo le eterne contraddizioni dell’umanità di ogni tempo, in lotta tra il bene e il male e alla continua ricerca di redenzione. Il presepe sarà allestito nella vicina Shrine Church of the Most Precious Blood, dedicata a San Gennaro, per accogliere, spiega padre James Ferreira, segretario del Cardinale Timothy Dolan, Arcivescovo di New York, “tutti i fedeli che vogliono avvicinarsi ai segni della misericordia, nella chiesa che resterà aperta 24 ore su 24 e che accoglierà poi in maniera permanente.

Alla presentazione del progetto, curato da Thomas Smith, Assistant Ceo della Binn’s di Williamsburg, nel Pio Monte della Misericordia di Napoli, l’assessore alla cultura del Comune di Napoli Nino Daniele ha sottolineato il “legame tra due città città che hanno lo stesso nome, Napoli come nuova città del vecchio mondo e New York come capitale del nuovo mondo”. “Il presepio – ha aggiunto – si attualizza alle grandi questioni del nostro tempo in una importante operazione culturale e politica nell’anno del giubileo della Misericordia. Speriamo che questo pezzo dell’arte di Napoli possa essere un ulteriore attrattore per il grande flusso di pellegrini che arriverà in Italia e che potrà interessare anche Napoli”.

L’opera commissionata al laboratorio artistico La Scarabattola (che ha già realizzato i presepi monumentali del Palazzo Reale di Madrid e della Custodia di Terrasanta a Gerusalemme) sarà inaugurata il prossimo 8 dicembre, in concomitanza con l’apertura dell’Anno Santo. Il tema portante dell’opera, la Misericordia, è sottolineato dalla presenza di due scene principali i cui soggetti si ispirano, nell’una, al quadro Il figliol prodigo di Rembrandt e, nell’altra, a Le sette opere di Misericordia di Caravaggio.

La realizzazione del Presepe della Misericordia, spiegano gli artigiani della Scarabattola “ci ha consentito di affermare, ancora una volta, quello che da anni cerchiamo di trasmettere con la nostra visione del presepe, cioè che Napoli è l’ombelico del mondo. Il presepe napoletano, infatti, è tra gli strumenti più efficaci per raccontare le eterne contraddizioni di un’umanità alla continua ricerca di redenzione e il tortuoso viaggio che ogni anno si compie fino all’avvento della speranza, quindi di Cristo. Da sempre, la nostra idea della tradizione presepiale è aperta alla contaminazione con la realtà del nostro tempo, in piena sintonia con quello che, in fondo, facevano i grandi maestri del Settecento, quando modellavano guardando il loro mondo contemporaneo”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico