La Ferrari debutta a Wall Street. Per l’occasione a suonare la campanella che dà l’avvio alla seduta della Borsa di New York i vertici del gruppo Fiat Chrysler: il presidente John Elkann e l’a.d. Sergio Marchionne.
Subito boom per il titolo, che in apertura supera i 60 dollari per azione, contro un prezzo di collocamento di 52 dollari. Poi si stabilizza intorno ai 57 dollari per azione. Marchionne: “Enormi opportunità”. A Piazza Affari crolla Fca.
“Il mondo è grande – ha spiegato Marchionne dopo il debutto del Cavallino Rampante a Wall Street -. Per Ferrari ci sono enormi opportunità. Dobbiamo crescere sul fronte della domanda, la concorrenza non è all’altezza di Ferrari”.
Marchionne può però sorridere solo a metà. Pochi istanti dopo il debutto a Wall Street di Ferrari, il titolo di Fca è crollato a Piazza Affari. Le azioni del Lingotto hanno segnato un vero e proprio tonfo e hanno chiuso le contrattazioni a -5,27% a 13,47 euro.
A bocca aperta gli operatori milanesi: “Non so che tipo di arbitraggi possano essere scattati in concomitanza al debutto a Wall Street di Ferrari”, ha commentato a caldo un analista. “Numeri alla mano – afferma un altro gestore – la reazione non è comprensibile né giustificata: se Ferrari viene collocata a 52 dollari e apre a 60, allora anche Fca dovrebbe aumentare di valore. Non si capisce, questo mercato è incomprensibile”.