AVELLINO. Trentadue anni dopo il terremoto che sconvolse l’Irpinia, provocando oltre 2900 morti e 280 mila senza tetto, la provincia di Avellino riabbraccia Giuseppe Zamberletti, il commissario nominato dal governo che, insieme ai sindaci irpini dell’area del “cratere” fronteggiò la difficile fase dell’emergenza.
Zamberletti riceverà nel pomeriggio a Teora (Avellino) dal sindaco Stefano Farina la cittadinanza onoraria e parteciperà, dopo la messa in suffragio delle vittime, alla riunione straordinaria del Consiglio comunale. In mattinata ad Avellino una corona di fiori è stata deposta davanti al monumento in piazza del Popolo che ricorda le vittime del capoluogo.
A Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), altra “capitale del terremoto” dell’80, presso l’Abbazia del Goleto, presentazione del libro di Simone Misiani ‘Manlio Rossi Doria, un riformatore del Novecentò mentre a Lioni (Avellino) l’associazione “In_loco_Motiv” ha promosso una manifestazione presso la stazione ferroviaria per ricordare anche i ferrovieri deceduti mentre svolgevano il proprio lavoro e per riflettere sulla decisione di smantellare la storica tratta Avellino-Rocchetta Sant’Antonio.
Nella giornata di oggi la riflessione sarà posta sul bilancio del sisma, sui 50.500 miliardi di lire (25,8 miliardi di euro) impegnati per la ricostruzione e lo sviluppo che ha interessato tre regioni (Campania, Basilicata, Puglia), 6 milioni di abitanti e 687 comuni, 544 dei quali in Campania. Un fiume di denaro che soltanto per un terzo è stato utilizzato per la ricostruzione abitativa mentre gran parte degli stanziamenti statali sono stati impegnati per la costruzione delle aree industriali finanziati dall’articolo 32 della legge 219 del 1981.