Sei persone, tra politici e funzionari del comune napoletano di San Giorgio a Cremano, sono state arrestate e sottoposte ai domiciliari venerdì mattina dalla polizia per associazione per delinquere finalizzata alla concussione e alla turbativa d’asta. Tra gli indagati l’attuale sindaco, Giorgio Zinno, e il suo predecessore Mimmo Giorgiano.
In arresto: Carmine Intoccia (dirigente del settore pianificazione urbanistica e lavori pubblici), i funzionari Raffaele Peluso, Leone di Marco e Brigida De Somma e due imprenditori che avrebbero beneficiato degli appalti, Luigi D’Alessandro e Giuseppe Catauro.
La ditta coinvolta nell’inchiesta sarebbe la “D’Alessandro” di San Giorgio a Cremano, aggiudicataria di una serie di importanti appalti tra cui quello per i lavori di via Cupa Mare.
Secondo gli investigatori, al fine di avvantaggiare le imprese, in cambio di soldi, computer e gioielli, gli indagati avrebbero studiato una modifica dei punteggi riconosciuti in sede di valutazione dell’offerta economica più vantaggiosa. In numerose occasioni i funzionari infedeli si sarebbero interfacciati con le ditte contribuendo concretamente alla compilazione del computo metrico. L’associazione, inoltre, avrebbe favorito le ditte colluse anche nella fase successiva all’aggiudicazione della gara, prodigandosi per avvantaggiarle nel pagamento degli stati di avanzamento, in particolare incidendo sugli aumenti delle spese impreviste e degli oneri di scarico e sicurezza, in modo da consentire il recupero di quanto perso in sede di ribasso.
Tra i lavori sui quali si sono concentrate le indagini della Procura vi sono quelli relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici, per il quale era stata stanziata una spesa complessiva di 800mila euro, i lavori per l’adeguamento della scuola “Mazzini” per un importo complessivo di 89mila euro, la manutenzione dell’impianto termico a servizio della scuola “Noschese” e i lavori per la manutenzione straordinaria delle strade del comune di San Giorgio a Cremano, per i quali era stata stanziata una spesa di 800mila euro.