Trentola Ducenta (Caserta) – Da martedì 3 novembre Francesca, la bambina di 11 anni, disabile e affetta da Aids, potrà finalmente andare a scuola. Frequenterà la media statale “San Giovanni Bosco” di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, proprio l’istituto che a settembre aveva rifiutato la sua iscrizione.
La vicenda aveva sollevato un polverone giunto fino al ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, il cui intervento è stato risolutivo. Stamani, infatti, nella sede dell’Ufficio scolastico regionale è arrivata la svolta. Erano presenti la madre affidataria, Fortunata D’Agostino, che, insieme al marito Antonio gestisce la comunità “Capodarco” in cui è ospitata la bambina, e il dirigente scolastico Michele Di Martino. Quest’ultimo ha confermato che, da parte dell’istituto, non c’è stata discriminazione: come Francesca anche altri bambini erano stati esclusi per mancanza di posti.
A difendere l’operato del dirigente anche il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo, che definisce l’istituto “fiore all’occhiello della città”, e Di Martino “un professionista che ha sempre pensato al bene della scuola”, sottolineando, comunque, che la bambina “ha tutto il diritto di frequentare la scuola”.
Francesca (nome di fantasia, ndr.), come raccontato dai genitori affidatari nella lettera inviata al ministro Gianni, a luglio era stata accettata dalla scuola. Poi, il dettaglio sulla patologia da cui è affetta, secondo gli stessi avrebbe portato alla sua esclusione.
Il quotidiano dei vescovi, L’Avvenire, in prima pagina, con un editoriale del direttore Marco Tarquinio, aveva lanciato la campagna “Via quel no” per favorire l’accoglienza a scuola della ragazza. Anche la Curia di Aversa si era mossa in difesa della bambina: “Questa bambina ha il diritto di essere accompagnata nella vita, di avere relazioni con altri bambini, con suoi coetanei”, aveva commentato il vescovo Angelo Spinillo.