Atene – Due naufragi sono avvenuti al largo delle coste greche, nei pressi di Kalymnos e Rodi provocando almeno 22 morti, tra cui 11 bambini.
Nuove tragedie del mare sono avvenute nella giornata di venerdì, nel Mar Egeo, dove 144 profughi sono stati tratti in salvo. La notizia è stata diffusa e confermata dalle autorità locali secondo cui almeno 15 minori sono stati ricoverati a Lesbo e 3 trasportati con un C-130 militare nella capitale per essere posti in terapia intensiva.
All’alba, un barcone di legno su cui viaggiavano oltre cento persone è affondato nell’area, mentre un’altra imbarcazione andava alla deriva vicino a Rodi. A peggiorare la situazione le pessime condizioni meteorologiche. Un forte vento infatti ha reso particolarmente difficili le operazioni di soccorso.
Sono intervenute le squadre della Guardia costiera, di Frontex e un elicottero Super Puma.
Intanto, Tsipras attacca l’Unione Europea: “Mi vergogno come membro della leadership europea per l’incapacità dell’Europa di affrontare questo dramma umano e per il livello del dibattito ai più alti livelli, dove si gioca allo scaricabarile. Le ipocrite lacrime di coccodrillo versate per i bambini morti sulle spiagge dell’Egeo. I bambini morti sempre provocano dolore, ma quando invece i bambini sono vivi e arrivano in migliaia e sono ammassati nelle nostre strade? Non piacciono a nessuno”, ha dichiarato il premier greco.
Nel frattempo, dall’inizio del 2015 si contano 3.200 vittime decedute in mare mentre cercavano di raggiungere l’Europa.