Il violento temporale che si è abbattuto sulla Campania l’altra mattina, ha causato ingenti danni alla cittadina di Casandrino tant’è che il sindaco Antimo Silvestre ha chiesto la dichiarazione dello stato di calamità. Smottamenti, voragini, abitazioni danneggiate, cantine allagate, garage invasi da fango e detriti, negozi inondati, auto portate via dalla furia dell’acqua. Uno scenario raccapricciante che per l’ennesima volta si è presentato ai cittadini del centro a Nord di Napoli.
“Questo comune – si legge nella comunicazione inviata al Prefetto di Napoli e per conoscenza al Presidente della Giunta Regionale della Campania, al dirigente Settore Acque e Acquedotto della Regione Campania, al Genio Civile, alla Protezione Civile, ai sindaci di Napoli e Melito e all’Autorità di Bacino Nord occidentale della Campania – è stato interessato da un grave fenomeno di inondazione. Per ben più di un’ora il centro abitato è stato inondato da una sproporzionata quantità di acqua fuoriuscita dal Collettore fognario “ex Alveo Fondina”.
La prima esondazione si è verificata, come per il passato, in località Lavinaio, per effetto del sollevamento della soletta di copertura dovuto al particolare sovraccarico idrico ed alla conseguente fortissima pressione. Altre esondazioni, sempre dal citato collettore, si sono verificate in Via IV Novembre e Via Alveo Fondina. L’esondazione è l’ultima di una lunga serie di eventi, debitamente segnalati, i quali trovano la loro causa principale nelle acque meteoriche provenienti dai comuni a monte di Casandrino a partire dal Comune di Napoli, i quali negli anni hanno incrementato ed allargato le zone urbanizzate e quelle produttive destinando le conseguenti attività idriche nel collettore Fondina.
Durante gli accertamenti si è constatato che le condizioni strutturali del collettore nella zona di collasso (località Lavinaio e prossimità Via Cilea), come già emerso, e più volte segnalato in precedenza per situazioni analoghe, si sono ulteriormente aggravate, per effetto del particolare regime idraulico cui lo stesso è sottoposto, specie per gli intensissimi effetti di sovrappressione idraulica. Infatti la soletta del collettore appare maggiormente disarticolata rispetto alle spallette di appoggio, a causa del continuo accumulo di materiale solido trasportato dal deflusso delle acque, con grave pericolo per la stabilità degli edifici adiacenti. Il territorio di Casandrino è sottoposto ad un grave rischio idrogeologico, tuttavia gli enti proprietari e gestori del manufatto a tutt’oggi non hanno individuato soluzioni efficaci, né hanno avviato iniziative concordate per l’eliminazione del grave stato di pericolo”.
Il Sindaco Silvestre ha indetto una conferenza di servizi per la prossima settimana.