Orta di Atella – La sesta sezione della Suprema corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’ex sindaco di Orta di Atella, Angelo Brancaccio.
L’ex primo cittadino ed ex consigliere regionale, 55 anni, arrestato lo scorso 25 marzo, è accusato di corruzione aggravata dal metodo mafioso e turbata libertà degli incanti. Secondo l’accusa, avrebbe tratto vantaggi economici e favori elettorali in cambio di affidamenti illegali di lavori, nel settore dei rifiuti, agli imprenditori Sergio e Michele Orsi di Casal di Principe. Sergio Orsi ora collabora con la giustizia.
Il provvedimento di custodia cautelare in carcere, adottato dal gip di Napoli, su richiesta dei pm della procura antimafia Milita e D’Alessio, riguarda le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti, aggravati dall’aver agevolato il clan Schiavone-Bidognetti, e si riferisce alla vicenda Gmc, la “Gricignano Multiservizi”, società mista operante nel settore della raccolta rifiuti, di cui facevano parte i comuni di Gricignano e Orta, il cui braccio operativo la “Flora Ambiente” gestita di fatto dai fratelli Sergio e Michele Orsi (quest’ultimo ucciso a Casal di Principe in un agguato il 1 giugno 2008) e risultata avere legami con la camorra casalese.
Con Brancaccio fu arrestato anche l’ex sindaco di Gricignano, Andrea Lettieri. Per quest’ultimo, lo scorso 23 settembre, la Cassazione ha annullato l’ordinanza del Riesame sulla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per concorso esterno in associazione mafiosa e sull’aggravante camorristica. I supremi giudici, accogliendo le tesi degli avvocati Giuseppe Stellato e Raffaele Costanzo, hanno anche annullato l’esigenza cautelare per ciò che riguarda l’accusa di corruzione sulla vicenda Gmc.