SANTARPINO. Il sindaco di SantArpino, Eugenio Di Santo, risponde a tutto campo alla serie di attacchi politici lanciati nelle ultime ore dal gruppo consiliare di minoranza.
“Come sempre da un lato, il nostro – dichiara il primo cittadino atellano – abbiamo la forza dei fatti e dallaltro solo parole impregnate di demagogia che il vento ed il tempo si porterà via in pochi giorni. Il Pd cittadino continua nella serie di attacchi politici su tutta una serie di fattispecie sulle quali dovrebbe avere la decenza, non dico di tacere, ma di essere più obiettivo, in quanto sono proprio quelle che gli amministratori passati ci avevano lasciato come eredità ben poco gradita. Partendo dalla questione rifiuti mi sembra paradossale che oggi ad accusarci siano gli stessi personaggi che nel passato hanno ricoperto incarichi politico-dirigenziali allinterno del Cda dellex GeoEco, o che ad oggi sono ancora dipendenti dellArticolazione Territoriale Ce 2. Persone che ad aprile 2008 avevano lasciato un buco di oltre un milione e mezzo di euro a cui stiamo facendo fronte attraverso un piano di rientro”.
“Ma la questione è ben più complessa considerati anche i numerosi problemi interni allArticolazione Territoriale Ce 2. Non a caso, manco a farla apposta un candidato del Pd alle passate elezioni amministrative, dipendente di questo ente, Elpidio Maisto, ha inviato, non più tardi del 13 maggio scorso, una missiva al Comune di SantArpino in cui preannunciava come ‘a seguito dello stato di agitazione, indetto da alcune sigle sindacali, questarticolazione Territoriale, segnala che potrebbero verificarsi, a partire dalla data odierna, disservizi inerenti la raccolta rifiuti e raccolta differenziata’. Sono, poi, di queste ultime settimane le voci che danno per certa la presenza di alcuni personaggi ben introdotti che starebbero boicottando il nostro centro per mettere in difficoltà lamministrazione comunale, venendo meno ai propri doveri professionali. Ovviamente se avremo le prove di tutto questo ed individueremo i personaggi in questione non esiteremo a denunciarli”.
“Rimanendo nellambito dello smaltimento rifiuti, ma passando alla questione Ecocentro, ribadisco che per noi tutti della maggioranza questa rappresenta una struttura importante anche alla luce delle continue emergenze. I soldi spesi fino ad oggi sono serviti a mettere in regola un luogo il cui stato è documentato da foto che parlavano chiaro e che, quando la minoranza vorrà, potremo mostrare allintera cittadinanza. In realtà è inutile che lopposizione parli di sprechi visto che noi siamo costretti a spendere dei soldi solo per risolvere una volta e per sempre la questione rifiuti. Non capisco perché Savoia e soci erano così attaccati allimmondizia, tanto che ne conservavamo una buona dose anche nel cortile del Palazzo Ducale. Mi sa che lavevano scambiato per loro nero. Noi che preferiamo che i nostri cittadini vivano in un paese pulito rimuoviamo la spazzatura, anche se ovviamente tutto ciò comporta dei costi”.
“Sulla questione degli incarichi, invito il Pd a fornire lintero elenco dei beneficiati dallente civico, visto che gli incarichi affidati sono molti di più di quelli indicati dalla minoranza. Da una scorsa globale si evidenzierà chiaramente che non stiamo facendo altro che mantenere il nostro patto con lelettorato: far lavorare i santarpinesi. Il Pd dimentica di citare i tanti lavori, ad esempio quelli alle scuole Cinquegrana, Rocco e allasilo comunale che sono serviti a risolvere definitivamente problemi capitatici fra capo e collo frutto della becera politica dei tappabuchi della precedente amministrazione”.
“Una volta e per tutte, infine, vorrei invitare il Savoia e soci a smetterla di prendersi la paternità di opere quali la circumvallazione, il cimitero, il parco archeologico e tante altre. Questi progetti nacquero quando stavamo ancora tutti insieme e sono frutto di un lavoro collettivo. La giunta Savoia ha poi solamente iniziato tali lavori, non riuscendo nemmeno a terminarli. Del resto a mettere la prima pietra siamo bravi tutti ma portare a termine un progetto è cosa ben più difficile”.
“Dunque – conclude Di Santo – cari amici della minoranza fra il vostro dire ed il nostro fare come sempre cè di mezzo il mare”.