Parigi – Proseguono i raid aerei francesi sulla Siria che, ininterrottamente, stanno colpendo la città di Raqqa in seguito agli attentati di Parigi che lo scorso venerdì hanno provocato 132 morti e oltre 300 feriti.
Il ministero della Difesa ha precisato che negli attacchi della scorsa domenica sono stati utilizzati 12 aerei, 10 dei quali sono da combattimento. L’obiettivo sono le postazioni dell’Isis in Siria. Mentre i jihadisti informano, in un proclama citato dalla Bbc, che i raid hanno colpito “luoghi deserti” e non hanno causato vittime.
Al contrario gli attivisti anti-Isis di Raqqa hanno fatto sapere via Twitter che gran parte dei centri nevralgici dello Stato islamico “sono stati bombardati” e che la città si ritrova in più punti senza corrente elettrica. Ad essere stati colpiti sono lo stadio, un edificio politico, un museo e un ospedale.
Il comunicato ufficiale del ministero della Difesa francese parla però solo di due infrastrutture gestite dal Califfato: un campo di addestramento e un posto di comando e di reclutamento utilizzato anche come deposito di armi e munizioni.
Intanto, il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman, all’agenzia di stampa Dpa, avverte: “Nelle scorse settimane l’Isis ha iniziato a trasferire le famiglie dei foreign fighters fuori da Raqqa. Sono stati spostati in zone sotto il controllo dello Stato Islamico in altre parti della Siria che si ritengono più sicure”.
Non è chiaro però se gli ultimi attacchi francesi e americani stiano provocando vittime. In un primo momento, si credeva che in uno dei bombardamenti fossero stati uccisi diversi civili tra cui molti bambini. E’ subito esplosa l’indignazione sul web. “Cosa rende l’azione oscena della Francia meno grave di quella dei terroristi a Parigi? Che cosa rende le oltre 100 povere vittime civili francesi, migliori delle centinaia di vittime civili siriane?”, si legge su alcuni profili Facebook. Poi si scopre che le foto circolate, delle presunte vittime siriane, sono immagini vecchie di altri attacchi che non hanno nulla a che vedere con la Francia.
Intanto, la paura continua a dilagare anche in Belgio dove è stata sospesa la partita amichevole Belgio-Spagna, prevista per lunedì sera, mentre il Consiglio per la sicurezza nazionale belga ha deciso di portare da due a tre il livello di allerta.
“Non conosciamo le ragioni, però le immaginiamo e devono essere molto valide per annullare una partita. E’ una questione di sicurezza – ha detto il commissario tecnico della Spagna Vicente Del Bosque – I giocatori sono tranquilli, avrebbero voluto giocare ma prima rientriamo a Madrid meglio è. Il governo belga ha capito che non poteva garantire la sicurezza degli spettatori e la nostra, chiaramente. Speriamo non ci siano ulteriori annullamenti. A nessuno piace questa situazione perché noi siamo qui per fare sport e divertire la gente”.
Nel frattempo prosegue la caccia a Salah Abdeslam, fratello di uno degli attentatori di Parigi mentre sono finiti in manette Mohamed Amri e Hamza Attou, artificieri, responsabili di aver fornito le armi ai terroristi e aver confezionato le cinture esplosive.