Boerio e Cinquegrana: ecco perché non abbiamo firmato le delibere

di Redazione

Sant’Arpino – In una lettera aperta alla cittadinanza Iolanda Boerio e Manuela Cinquegrana – alle quali il sindaco facente funzioni, Aldo Zullo, ha revocato le deleghe in Giunta per la loro mancata firma ad una delibera di costituzione in giudizio contro l’ex sindaco Eugenio Di Santo – spiegano i motivi che le hanno portate in contrasto con il resto della maggioranza consiliare, ormai in profonda crisi.

Riceviamo e pubblichiamo:

Cari concittadini,

da pochi giorni non siamo più assessori. Dopo essersi purificati nelle acque del gange, che hanno ridato nuova verginità e purezza morale, i nostri amministratori, per garantire il sereno espletamento dell’azione amministrativa, hanno ritenuto che il paese non avesse più bisogno del nostro contributo come assessori.

Motivo? Le nostre mancate firme ad alcune delibere che, a parere di chi scrive, erano incondivisibili. Con l’umiltà e l’onestà di sempre portiamo alcune di esse alla vostra conoscenza, perché’ possiate valutare il nostro operato a vostra tutela.

Delibera n. 154 del 13/11/2015:

Il comune di Sant’Arpino si doveva costituire in giudizio contro l’ex sindaco Eugenio di Santo. Il comune non si era costituito nel dicembre 2013, non si era costituito in occasione del ricorso al tar nel marzo 2015 e nemmeno per il ricorso al Tribunale Napoli a giugno 2015 e oggi improvvisamente, a due anni di distanza, il comune decide di costituirsi, e guarda caso proprio ora? Se qualcosa doveva cambiare, cari concittadini, sarebbe dovuto cambiare già due anni fa! Invece, hanno preferito rimanere attaccati alle poltrone e proseguire: evidentemente non conveniva dimettersi.

Delibera n. 42 del 24/04/2015: indennità sindaco facente funzioni

Aldo Zullo, venendo meno ad un accordo con i componenti della lista ‘Allenza Democratica per Sant’Arpino’ di rifiutare l’indennità spettante a ciascuno a favore della nostra comunità si è fatto deliberare la somma di 13.246,62 euro per il periodo che va dal 13/03/2015 al 31/12/2015 (alla faccia del rifiuto!).

Delibera n.109 del 04/09/2015 “Modifica assetto macrostrutturale dell’ente”:

Sempre il facente funzioni, alla vigilia di due importanti gare (lampade votive e loculi), senza consultare alcun componente della maggioranza, decideva il riassetto macrostrutturale dell’ente, con la nostra disapprovazione, perché’ crediamo che in democrazia le cose vadano discusse insieme.

Delibera n. 112 del 15/09/2015 “Obiettivo Europa 2020 in materia di recupero dei rifiuti da imballaggio: provvedimenti”

E qui non si tratta del nuovo piano di raccolta differenziata che andava cambiato con decreto sindacale, mai arrivato fino ad oggi. Si tratta di mantenere fede a promesse elettorali di consiglieri indipendenti, in merito all’assunzione di altro personale che, inevitabilmente, avrebbe portato l’aumento della tassa sui rifiuti.

L’ultima, la ciliegina sulla torta: la concessione di contributi e patrocini morali ad una associazione vicina all’amministrazione del facente funzione, che ha visto madrina di un evento una sua figlia. Alla richiesta di chiarimenti il facente funzione ci ha liquidate con molto garbo al grido di: “sono io il sindaco, io decido, e i contributi li elargisco  a chi voglio!” .

Promesse disattese, vecchia politica, solito modo di raggirare la popolazione, già allo stremo per la grave crisi che attanaglia l’Italia tutta. Al grido di “Si salvi chi può, l’armata dei purificati parte alla ricerca del capolista: il miglior offerente, per continuare la politica di sempre. Sarà Capone? Chissà…qualcuno dice di sì!

Noi continueremo a far politica perché riteniamo di non aver mai disatteso le aspettative dei cittadini.

Con l’affetto di sempre

Iolanda Boerio e Manuela Cinquegrana

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