Strasburgo – In seguito ad un colloquio privato, il presidente dell’europarlamento Martin Schulz ha introdotto il capo di Stato italiano Sergio Mattarella per il suo discorso a Strasburgo.
“La sua storia personale è un esempio per la difesa e la sicurezza dell’Europa. Lei ricorda sempre l’importanza del progetto europeo. Oggi si rivolgerà ad un Parlamento ancora scosso dagli attentati di Parigi che avevano come obiettivo la nostra Europa e i nostri valori. L’Italia si è unita con solidarietà al popolo francese e ha perso un suo cittadino esemplare”, ha dichiarato Schulz nel suo invito in lingua italiana.
“L’Europa si stringe attorno al dolore della famiglia di Valeria Solesin e di tutte le vittime. L’Europa deve dimostrare di essere all’altezza di combattere questo pericolo. Caro Presidente Mattarella la ringrazio per essere qui oggi e le do la parola”, ha concluso.
“Ringrazio il Parlamento europeo per avermi dato la possibilità di prendere parola in un momento drammatico. L’Europa è ferita, sono lacerazioni dolorose e incancellabili. Siamo sgomenti e cerchiamo tutti insieme di affrontare il dolore che ha colpito le famiglie delle vittime, il senso di angoscia e di sicurezza delle nostre comunità. Voglio ribadire con forza la solidarietà alla Francia e al suo popolo. Ieri l’addio a Valeria, la cui giovane vita è stata stroncata con efferatezza. Vorrei abbinare al suo ricordo il ricordo di questa giornata, la giornata di lotta alla violenza nei confronti delle donne. A Parigi è stata colpita la nostra concezione dello stare insieme, le nostre abitudini tipiche dei cittadini dell’unione”.
“La prima e seconda guerra mondiale hanno condotto a capire che i paesi dell’Europa devono unirsi e non combattere. E’ la progressiva integrazione che ha consentito ai nostri cittadini di vivere un periodo di pace, una storia che ha prodotto diritti. Oggi ci viene chiesta ancora più coesione per vincere le sfide arroganti che i jihadisti portano nelle nostre case”.
“Oggi da est e da sud nuove instabilità si sono affacciate ai nostri confini. E’ indispensabile condividere strategie della pace per isolare ogni forma di estremismo. L’Unione Europea è un punto di riferimento per il rispetto dei diritti dei cittadini, un’argine contro l’oscurantismo. La battaglia che ci vede impegnati esige unità e determinazione per garantire piena sicurezza preservando la difesa irrinunciabile della libertà e dei diritti”.
“Ci si interroga sulla libertà di circolazione delle persone e la tentazione a chiudere le frontiere, – ha proseguito Mattarella – io credo che dobbiamo affrontare queste sfide alla luce dei valori per i quali dichiariamo di combattere. Non dobbiamo rinunciare ai diritti che abbiamo costruito, dobbiamo tutelarli per noi e per le future generazioni. Nessun Paese può combattere da solo. La seconda guerra mondiale realizzò un’unione tra le democrazie e oggi tocca a noi”.
“Soltanto lavorando insieme di più potremmo essere all’altezza di questa nuova sfida. Dobbiamo estendere il nostro spazio europeo. Deve esserci collaborazione effettiva tra intelligence ed Ue. Vanno date soluzioni globali a problemi globali. Bisogna ridurre le disuguaglianze, garantire lavoro e crescita economica e sociale”.
“Le istituzioni si rafforzano se sanno rinnovarsi. Bisogna creare sussidiarietà tra unione e stati membri. Si sta ripetendo la tragedia della fuga degli ebrei dal nazismo. Il mondo è in movimento sulle gambe di uomini e donne vittime, che fuggono dalla morte e dalla violenza. Si dirigono verso l’Europa come spazio della libertà, dobbiamo difenderla e non deturparla per renderla meno attraente. E’ necessario che l’Europa aggiorni le proprie regole sull’asilo, improntate a principi di umanità e sicurezze che devono adeguarsi alla realtà che abbiamo di fronte”.
“I nostri valori – ha concluso – affermeranno la loro autenticità se sapremo aiutare chi chiede accoglienza. In questo periodo travagliato l’Europa deve far sentire la propria forza per evitare che i terroristi trovino luoghi in cui crescere. Il mondo ha bisogno dell’Europa unita”.