Samra, ragazza viennese simbolo dell’Isis: voleva tornare a casa, picchiata a morte

di Stefania Arpaia

Vienna – E’ morta una delle ragazze simbolo dell’Isis, Samra Kesinovic, 17enne austriaca, che aveva lasciato Vienna in compagnia di  un’amica per arruolarsi con i jihadisti del Califfato.

La notizia della morte della giovanissima è stata diffusa da una donna tunisina che è riuscita a fuggire dai miliziani dell’Isis e che ha dichiarato di aver vissuto con le due ragazze. Secondo la testimone, la 17enne aveva capito l’errore fatto e stava tentando di tornare in Austria ma i terroristi non le permettevano di muoversi. Sarebbe stata picchiata a morte.

La notizia non è stata confermata dalle autorità austriache.

Samra era partita lo scorso anno, ad aprile, insieme all’amica Sabina Selimovic, 15 anni. Le due avevano dichiarato di “voler morire per Allah”. Giunte in Siria si sono sposate con degli uomini dell’Isis.

Molteplici foto le hanno rappresentate come donne simbolo del terrorismo. Nelle immagini le ragazze indossavano il velo ed erano attorniate da uomini armati. Non è chiaro se prima di partire le giovani siano entrate in contatto con dei terroristi e siano state “reclutate”.

Dopo pochi mesi dall’arrivo a Raqqa, le adolescenti avevano contattato i genitori perché si erano pentite di essersi unite agli jihadisti e volevano tornare a casa. Le ragazze non sopportavano più gli omicidi e le violenze commesse dallo Stato Islamico. Ma l’Austria non aveva accettato che le due giovani rientrassero nel Paese perché la loro immagine “era troppo compromessa”.

 

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