“Qui non si tratta”, incontro su contrasto a traffico di esseri umani

di Redazione

Casal di Principe – Un incontro tra “chi fa”, “chi promuove”, “chi governa”. Il 3 dicembre, la “Piattaforma Nazionale Anti Tratta”, con il patrocinio del Comune di Casal di Principe, promuoverà un pomeriggio di studi, dal titolo “Qui non si tratta”, sulla prospettiva delle politiche di contrasto alla tratta degli esseri umani. L’evento si terrà nella sala delle conferenze dell’Università per la legalità e lo sviluppo, bene confiscato alla camorra gestito dal consorzio Agrorinasce.

Il programma prevede l’apertura dei lavori e un contributo alla riflessione del sindaco della città, Renato Natale, e del presidente di Agrorinasce, la viceprefetto di Caserta, con delega all’immigrazione, Immacolata Fedele (nella foto). Seguiranno le esperienze e i racconti delle Piattaforma Anti Tratta, con Daniella Mannu, Enrica Casetta e Valentina Torri. Interverranno, moderate da Michele Palma, coordinatore dell’ufficio del Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Daniela Di Capua, direttrice del Servizio Centrale Sprar, Helena Beher, dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur/Unhcr), Simona Moscarelli dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e Tiziana Bianchini del Cnca.

Nella seconda parte del pomeriggio, si confronteranno, poi, Maria Grazia Giammarinaro, referente Onu sulle tematiche della tratta, la deputata Giovanna Martelli, delegata del Governo Renzi alle Pari Opportunità, Chiara Marciani, assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania, Roberta Gaeta, assessore al Welfare del Comune di Napoli, e Simona Marino, consigliera delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli. Coordinerà Andrea Morniroli, socio della cooperativa Dedalus di Napoli, con il ruolo di responsabile dell’area “Tratta, prostituzione, marginalità urbane”.

“La tratta di esseri umani a fini dello sfruttamento sessuale, lavorativo e per accattonaggio – dichiara Morniroli – diventa un fenomeno sempre più complesso e intrecciato con i flussi migratori e con le condizioni sempre più precarie del mercato del lavoro. Una complessità che non può essere delegata al solo livello repressivo, ma che deve spingere al rafforzamento del sistema antitratta nazionale, che, in questi anni, ha consentito a più di 30mila donne e uomini si sfuggire dalle maglie delle organizzazioni criminali”.

“Siamo felici – sottolinea Giovanni Allucci, amministratore di Agrorinasce – di poter ospitare un incontro così importante e che rientra pienamente nello spirito e nelle finalità dell’Università per la legalità e lo sviluppo, quale luogo di confronto, di studio e di progettualità sui temi della legalità e dello sviluppo”.

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