Crac banche, attesa proposta governo. Boschi: “Mio padre non c’entra”

di Stefania Arpaia

Roma – E’ attesa venerdì sera la proposta del governo esposta dal ministro Padoan per aiutare i cittadini in difficoltà in seguito al crac delle 4 banche: CariChieti, CariFerrara, Cassa Marche e Banca Etruria.

Si tratta di restituire fino a 100 milioni di euro, circa un terzo delle perdite. E’ un fondo di solidarietà a cui contribuirà non solo lo Stato ma anche lo stesso sistema bancario.

Nel frattempo sono moltissime le manifestazioni dei risparmiatori che si sono visti privare somme di denaro che variano dai 10mila fino a superare i 100mila euro. I cittadini sono stati indotti ad investire in obbligazioni presentate come investimenti certi. 

“Ridateci tutti i soldi. Sono i nostri”, recitano gli striscioni. “Credo che il governo debba far qualcosa – ha spiegato uno dei risparmiatori – hanno colpito chi è già in difficoltà”.

Renzi all’Accedemia dei Lincei ha dichiarato: “La riforma del sistema del credito è quanto mai urgente, come abbiamo visto non solo nelle ultime ore ma direi nell’ultimo anno a partire dalla riforma delle popolari. Bisogna disegnare l’Italia dei prossimi 20 anni per costruire, intorno alla nostra identità, un Paese modello in Europa e nel mondo”.

Massimiliano Fedriga di Lega Nord denuncia: “Bisogna tutelare i risparmiatori e colpire chi non ha effettuato i controlli e i manager delle banche che hanno fatto malaffare o gestito male i risparmi dei cittadini”.

Intanto, l’Ue attacca le banche italiane dopo la vicenda del suicidio di un pensionato che aveva perso tutti i risparmi nel crac di una delle 4 banche salvate a novembre.  “Vendevano alla gente prodotti inadatti” e questo ha avuto “conseguenze personali per alcune persone in Italia”.

“E’ il governo italiano a essere alla guida del processo di salvataggio ed ha la responsabilità per questo”, ha dichiarato il commissario Ue ai servizi finanziari Jonathan Hill.

Nel frattempo, il ministro Maria Elena Boschi difende l’immagine del padre: “Mio padre è stato vicepresidente di Banca Etruria per 8 mesi fino a quando il governo ha commissariato la banca: il governo non fa favoritismi o leggi personali. Mio padre è una persona perbene, sento disagio perché è finito sulle cronache non per quello che fa ma perché è mio padre. La mia famiglia è molto solida e affronteremo questo momento rimanendo uniti”, ha dichiarato.

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