SANTARPINO. Il circolo cittadino del Pd interviene sulla questione della prossima nomina degli operatori del Servizio Civile, criticando le scelte dellamministrazione comunale.
Si sorteggiano, anche in violazione di legge, gli scrutatori in omaggio alla trasparenza e alla imparzialità, come dicevano quelli della maggioranza. Ora, invece, pare stiano per procedere alla nomina dei partecipanti al Servizio Civile, e cioè con la spartizione dei nomi tra gli amministratori, che favorisce solo gli amici degli amici. Un metodo per noi inaccettabile e più volte contestato con forza e fermezza in passato. Così parlava qualche settimana addietro il sindaco Eugenio Di Santo. Ma si sa che i bugiardi hanno anche la memoria corta e, quindi, sono portati a dimenticare presto le cose.
Dicevano – continua il Pd – che con il sorteggio volevano favorire imparzialità e trasparenza per un incarico, gli scrutatori, di pochi giorni (appena tre). Per il servizio civile, un incarico di un anno e con 500 euro di compenso mensile, preferiscono tornare alla nomina (nel rispetto della legge presumiamo che diranno) per garantire gli amici degli amici in omaggio alla clientela. Il messaggio è chiaro: si può rinunciare alla clientela per solo tre giorni e facendo demagogia spicciola, ma non a quella che ti garantisce per un anno. Favorire pari opportunità, partecipazione e trasparenza, abbiamo deciso dunque di fare il sorteggio degli scrutatori. Questo dicevano quelli della maggioranza appena qualche settimana fa. E, allora, perché adesso non si sorteggia tra tutti coloro che hanno fatto richiesta per il Servizio Civile? E una domanda – conclude il Pd – che suggeriamo ai cittadini di rivolgere ai nostri amministratori telefonando ai loro cellulari mediante la Tim-Tribù.