Caserta – Si avvicinano i festeggiamenti di fine anno ed il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha predisposto un dispositivo di contrasto alla detenzione ed alla vendita illegale di materiale esplodente su tutto il territorio della Provincia, a tutela della sicurezza dei cittadini.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 2,5 tonnellate di artifici pirotecnici e “botti” illegali artigianali, pronti per essere smerciati anche se privi di qualsiasi dispositivo di sicurezza, nonché oltre 300 kg di polvere da sparo prodotta artigianalmente, che sarebbe stata utilizzata per il confezionamento di ulteriori “botti” illegali.
La parte più consistente è stata scoperta in una fabbrica a Villa Literno (Caserta), interamente sottoposta a sequestro, poiché al suo interno venivano confezionati artifici pirotecnici illegali utilizzando polvere da sparo fabbricata artigianalmente utilizzando una “molazza”, macchinario con macine in pietra impiegato soprattutto nell’edilizia.
Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno rinvenuto in Mignano Montelungo (Caserta), durante un normale controllo di polizia, una autovettura ripiena di un grosso quantitativo di fuochi d’artificio e “bombe” artigianali trasportate all’interno del portabagagli. Una vera e propria “Santa Barbara” considerato che l’auto conteneva complessivamente 296 manufatti esplosivi e che, in considerazione della notevole quantità di materiale deflagrante presente, già collegato in serie e posizionato nei mortai di accensione, in caso di innesco accidentale causato da un possibile sinistro stradale, avrebbe provocato notevoli danni nelle zone circostanti.
Nel corso delle operazioni di polizia giudiziaria non è stata reperita alcuna documentazione comprovante il lecito acquisto di fuochi pirotecnici ed è stata invece accertata la produzione abusiva delle “bombe”. I due trasportatori e l’autovettura utilizzata per l’illecito trasporto sono stati sottoposti a sequestro.
All’interno di un’ulteriore polveriera abusiva, sono stati rinvenuti inoltre circa 550 kg di artifici pirotecnici denominati “Cobra” (che sarebbero equivalenti alle più note “Cipolle”, tristemente note alla cronaca per i danni causati agli incauti utilizzatori), prodotti in maniera artigianale e senza adottare alcuna cautela per la pubblica incolumità.
Le attività di servizio hanno condotto complessivamente alla denuncia di 19 persone per detenzione e commercio abusivo di prodotti esplodenti nonché per fabbricazione abusiva di materiale esplosivo.