Carinaro – “La maggioranza ancora una volta dimostra tutta l’arroganza e l’incapacità a gestire non solo la cosa pubblica ma anche i rapporti tra consiglieri comunali in seno al Consiglio Comunale”.
Così il capogruppo dell’opposizione, Giuseppe Barbato, all’indomani della seduta del civico consesso dove la coalizione guidata dal sindaco Annamaria Dell’Aprovitola, a suo avviso, “ha dato segno di insofferenza e nervosismo”.
“Dapprima il sindaco ha iniziato ad offendere le intelligenze altrui – sottolinea Barbato – e poi obliquamente con colui che dovrebbe garantire la terzietà, cioè il presidente del Consiglio comunale, che si è fatto accavallare e manipolare dalla maggioranza venendo meno al suo ruolo. Parlare di trasparenza e di controllo suona male a certe orecchie. Infatti, si è impedito di relazionare al presidente della Commissione permanente consiliare di controllo e garanzia adducendo che la relazione non era stata letta in seno alla commissione”.
“Poi – continua il capogruppo – è stato impedito alla consigliera Assunta Madonia di intervenire su un problema serio, quale la mancata convocazione del Consiglio comunale aperto, richiesta alla fine di novembre dal nostro gruppo di minoranza, sul Puc (Piano urbanistico comunale), argomento che riguarda tanti cittadini e su cui la maggioranza vuole tacere e non far sapere tutti gli sviluppi della stato attuale”.
“Una caduta di stile mai vista. – incalza Barbato – Cose mai viste anche negli anni più accesi e combattivi della politica carinarese. Non ricordo mai che un sindaco abbia tolto dalle mani del presidente del Consiglio un documento di un altro consigliere, ‘sfrattandolo’ letteralmente e accompagnando il tutto con epiteti poco consoni al ruolo che svolge. Ma per fortuna è tutto registrato”.
“È inaudito – prosegue l’esponente dell’opposizione – che un primo cittadino si comporti così- Sono emerse diverse incongruità e contraddizioni durante lo svolgimento del Consiglio: in prima battuta le interrogazioni che hanno generato una discussione molto accesa per le tematiche trattate. Poi c’è stato il rinvio del quarto punto all’ordine del giorno quello cioè della relazione della commissione permanente consiliare di controllo e garanzia adducendo un mancato passaggio della relazione finale in commissione stessa. Ma la gravità emersa è che il presidente dell’Assise nega la parola ad un consigliere”.
L’opposizione, ad un certo punto, ha abbandonato l’aula per protesta. E, a tal proposito, Barbato sottolinea: “Dopo l’abbandono del gruppo di minoranza anche il sindaco ha lasciato la seduta. Tanto che noi avevamo presentato una diffida dall’approvare il settimo punto all’ordine del giorno concernente l’ottava variazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2015 a seguito finanziamento Ministero dell’Istruzione per la sicurezza degli edifici scolastici (di cui la legge 107/2015) in quanto la variazione stessa, allo stato, non può essere in alcun modo deliberata alla data del 29 dicembre 2015 in quanto è proprio il novellato articolo 175 del decreto legislativo 267/2000 a stabilire, al comma 9 ter, che ‘nel corso dell’esercizio 2015 sono applicate le norme concernenti le variazioni di bilancio vigenti nell’esercizio 2014, fatta salva la disciplina del fondo pluriennale vincolato e del riaccertamento straordinario dei residui’. È questo un dato politico di non poca rilevanza: basta pensare che se noi non avessimo fatto emergere questo atto sarebbe stata approvata una nullità”.
“Alle sceneggiate e alle incapacità della maggioranza – conclude Barbato – rispondiamo noi con i fatti. Altro che degenerazione! Loro stanno messi proprio male. Parlano di argomenti di cui non conoscono la fattibilità”.