Napoli – Una guest star, Enzo Gragnaniello, e un ritorno, Misia, ad arricchire il cast di “Passione Live” per la seconda data napoletana del concerto – evento tratto dal film di John Turturro, che si è tenuto martedì 29 dicembre al Palapartenope.
I due interpreti si sono aggiunti ai protagonisti del tour partito con successo dal Festival Pergolesi Spontini di Jesi e già approdato trionfalmente al Teatro Bellini di Napoli in ottobre: James Senese & Napoli Centrale, Raiz & Almamegretta, Pietra Montecorvino, Gennaro Cosmo Parlato, M’Barka Ben Taleb e Spakkaneapolis 55.
Enzo Gragnaniello è tornato al Palapartenope dopo un anno, quando partecipò agli ultimi concerti napoletani di Pino Daniele per celebrare l’album “Nero a metà”. Già una volta aveva fatto irruzione tra i suoni di “Passione”, in occasione di un precedente tour, per un bis al Trianon di Napoli sulle note della sua “Cu’mme”. Misia, la voce del nuovo flamenco, è tornata invece tra i compagni momentaneamente abbandonati dopo quattro anni di concerti, a causa degli impegni del suo nuovo progetto discografico, dedicato ad Amalia Rodriguez.
Nel concerto, che ha visto la direzione artistica di Federico Vacalebre, gli artisti si sono alternati sul palco per proporre con moderni arrangiamenti alcuni grandi classici della canzone napoletana (da “Bammenella” a “Luna rossa”, da “‘O sole mio” a “Tammurriata nera”, da Salvatore Di Giacomo a Renato Carosone), ma anche successi di oggi (Almamegretta, Napoli Centrale, Eugenio Bennato e Enzo Gragnaniello), in un incontro seducente tra il passato illustre della canzone tradizionale e l’anima creativa della Napoli contemporanea.
Il tutto portato sul palco dall’energia vorticosa del sax di James Senese, il groove di Raiz & Almamegretta, il timbro graffiante di Pietra Montecorvino, la sensualità orientale di M’Barka Ben Taleb, il raffinato operatic-pop di Gennaro Cosmo Parlato e la world music verace degli Spakkaneapolis 55. Oltre alle ballate mittelmediterranee di Misia e la chanson verace di Gragnaniello.
In questa edizione 2015 non poteva mancare un emozionante e corposo omaggio a uno dei più amati figli di Napoli, Pino Daniele, con un concerto nel concerto, aperto naturalmente da James Senese, che del nero a metà è stato compagno, anzi fratello, di viaggio e rivoluzione musicale.