AVELLINO. “Era una manfrina. Volevano governare con i nostri voti e tenerci fuori. Se avessero dato qualche segnale, avremmo sicuramente trovato un accordo”.
“Noi siamo la nuova Protezione Civile di questo Paese nelle mani di dilettanti allo sbaraglio”. Così Beppe Grillo, prima di intervenire alla manifestazione, ad Avellino, accompagnato dalla candidata sindaco, Tiziana Guidi. Ha incontrato le famiglie che si battono per il completamento e la messa in funzione del Centro per l’Autismo, per anni bloccato a causa della scarsità di finanziamenti. “Di storie così, è piena l’Italia. Dobbiamo azzerare tutto”, ha aggiunto.
L’ACCORDO CON IL PD. “Era una manfrina. Volevano governare con i nostri voti e tenerci fuori. Se avessero dato qualche segnale, avremmo sicuramente trovato un accordo”. Grillo è un fiume in piena e tocca tutti i punti caldi dell’agone politico nazionale. “Bastava rinunciassero ai 48 milioni di finanziamento elettorale – ha proseguito – e mettessero in agenda l’applicazione della legge sulla incandidabilità di Berlusconi. Non hanno risposto per poi denunciare che l’ingovernabilità era creata dal Movimento 5 Stelle e che erano costretti a fare il governo con il Pdl. Una pantomima, insomma, che ha consentito di negare al primo partito per numero di elettori in Italia la rappresentanza di vertice in nessuna istituzione e organismo parlamentari”.
IDOSSIER. “Contro di noi è in atto una cosa spregevole, da qualsiasi punto di vista la si guardi: stanno confezionando dossier su di me e la mia famiglia, su Casaleggio, rapinano le mail dei parlamentari, accompagnati in questa azione dai loro giornali che ogni giorno aizzano, attribuendoci la responsabilità di qualsiasi catastrofe e descrivendomi ora come Hitler, poi come Stalin e adesso come Barbapapà. Siamo e sono arrabbiato ma non nutro odio”. “La nostra è una rabbia sana – sottolinea Grillo – che ha unito in un movimento milioni di persone nelle piazze, che in questi anni hanno firmato petizioni e leggi popolari rimaste nei cassetti, grazie a questa rabbia siamo diventati il primo partito in Italia. L’odio è quello che i giornali riversano ogni giorno su di noi. Ma siamo ottimisti fino all’estremo, perchè il Pd e il Pd (menoelle) non stanno in piedi e cadranno insieme”.
LA GESTIONE DEI FONDI. Non conferma né smentisce la querela, annunciata sul suo blog, nei confronti del sito che gli attribuiva la gestione dei soldi in eccesso derivanti dalla indennità dei parlamentari del M5S. Beppe Grillo, a margine della manifestazione di Avellino, precisa soltanto di “non gestire alcun soldo proveniente dalle indennità parlamentari”. “Se vogliono andare a vedere come stanno le cose – dice – si rivolgano a Crimi e al tesoriere. Tutto ciò che riguarda questa materia, viene firmato e sottoscritta da due firme”.
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