È successo proprio il giorno di Natale, un bambino è nato con una gravissima malformazione all’ospedale di Parma: è venuto alla luce senza gambe. Il fatto sta diventando di risonanza mediatica, in quanto i suoi genitori sostengono che nessuna ecografia fatta in precedenza aveva mai segnalato la menomazione. Ora la coppia, che vive col figlio maggiore di 7 anni a Scandiano, nel Reggiano, ha deciso di avviare una causa civile per il risarcimento dei danni.
Sono già partite dagli avvocati Silvia Gamberoni e Alessandro Falzoni del foro di Ferrara le lettere di diffida a tutte le parti in causa: il medico privato di Parma che ha seguito la madre 34enne, la Casa della Salute di Parma dove vennero fatti alcuni esami, l’Ausl e l’Azienda ospedaliera.
“Un dramma per tutta la famiglia” ha spiegato Falzoni. La madre, appena venuta a conoscenza della gravidanza, si era sottoposta a controlli medici. Per i primi mesi si era affidata privatamente ad un ginecologo, non all’interno del Percorso nascita regionale applicato dalle aziende sanitarie. Come da prassi è stata sottoposta a diversi esami, ma nessun specialista avrebbe segnalato malformazioni del feto. Poi si sarebbe recata, nella seconda fase della gravidanza per un controllo alla Casa della Salute (struttura che dipende dalla Ausl), per ultimo tre settimane prima del parto è andata per un colloquio propedeutico alla nascita all’ospedale Maggiore.
Con la diffida, gli avvocati mirano ad acquisire quella parte della documentazione clinica che loro manca per ricostruire l’esatta catena dei controlli e quindi delle responsabilità.
“L’ultima ecografia fatta a novembre dava anche le dimensioni di entrambi i femori” hanno dichiarato i legali della famiglia. Al momento della nascita invece la triste scoperta, che ha scosso anche il corpo sanitario: appena il bambino è nato, infatti, medici e infermieri hanno fatto uscire il padre dalla sala parto e solo successivamente hanno fatto vedere il bebè ai genitori.