Napoli – E’ andato in scena a Napoli, al Teatro Cilea, lo spettacolo “Forbici & Follia”, per la sceneggiatura e regia di Marco Rampoldi, che ha visto sul palco un cast ricco e ben affiatato formato da Roberto Ciufoli, Michela Andreozzi, Max Pisu, Barbara Terrinoni, Nino Formicola e Ninì Salerno.
L’atmosfera allegra e scanzonata del salone di parrucchiere si avverte fin dall’entrata del pubblico in platea, che stupito, viene accolto subito dalle moine del parrucchiere ostentatamente gay e dalla sua collaboratrice shampista. Tra musiche e tagli di capelli, la storia ha inizio, presto il negozio si affolla di personaggi allegri e allo stesso tempo misteriosi che lasciano intuire scopi occulti che man mano prenderanno fisionomia sino ad arrivare alla scoperta del violento omicidio dell’anziana pianista proprietaria dell’intero immobile.
Ciufoli, perfettamente in parte nel ruolo del titolare del negozio, sculetta ed ironizza sulle vicende di vita quotidiana che vengono raccontate dai suoi clienti, spesso alternando sapientemente battute di copione a momenti di vera improvvisazione. Dunque, lo spettacolo procede sui binari prefissati fino ad un certo punto, fino alla scena in cui ogni personaggio fa qualche gesto strano, sposta cose e compie azioni che poi andranno ricostruite minuziosamente con l’aiuto dell’unico testimone oculare possibile a teatro, il pubblico.
Il commissario, Ninì Salerno, “aiutato” dal suo fedele quanto distratto agente scelto Max Pisu, interroga direttamente gli spettatori per cercare di stabilire chi ha compiuto l’assassino della padrona dello stabile, la cui morte interessava un po’ a tutti. Il pubblico diventa protagonista, pone domande e i personaggi rispondono, con la mediazione del commissario. Lo spettacolo diventa interattivo, le battute molto divertenti del testo si fondono poi a quelle create, talvolta involontariamente, dalle persone intervenute nelle indagini.
Tra il primo ed il secondo atto, gli attori si intrattengono con la platea raccogliendo domande e offrendo caffè, gli spettatori non vengono mai persi di vista e sempre coccolati, da quando entrano a quando escono dal teatro, pronti a ridere ed a divertirsi con gli stessi attori. Sul finale il vero colpo di scena, il commissario, lucido e severo, si avvarrà della collaborazione puntuale degli attenti spettatori che per incanto si trasformeranno tutti in moderni investigatori, pronti a svelare il mistero dell’efferato delitto tra applausi e consensi.