Processione San Paolo, Spinillo: “Tradizioni non sempre positive”

di Nicola Rosselli

Aversa – “Le tradizioni non sempre sono positive. Si rischia di non progredire. La processione per la Chiesa significa camminare insieme verso il comune Credo, per professare questo Credo e non per altro”.

Sono state queste le parole con le quali il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, a margine del convegno organizzato da “Palaestra Normanna” per discutere del libro di Magdi Cristiano Allam sull’Islam, ha risposto all’avvocato Raffaele Santulli che gli aveva chiesto perché non voleva fosse ripristinata la tradizionale processione di San Paolo con la partecipazione di una serie di Santi.

Una richiesta che è supportata anche da una raccolta di firme che ha visto un’adesione di oltre un migliaio di firme che, comunque, non hanno fatto cambiare idea alla Chiesa locale.

Favorevole al ripristino della vecchia processione (bloccata dall’allora vescovo Lorenzo Chiarinelli negli anni ottanta) si è detto anche il senatore Pasquale Giuliano che ha evidenziato come sin dalla sua infanzia gli veniva raccontata la leggenda che avvolgeva questa processione che vedeva la sera precedente il 25 gennaio riunirsi presso la cattedrale numerose statue di santi provenienti da diverse chiese cittadine.

Risposta, questa di Spinillo, che non ha convinto Santulli, il quale ha ribattuto affermando: “Eccellenza, questa volta è stato lei a fare la parte dell’avvocato”.

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