Aversa – Scintille fra i cinquestelle nell’incontro tenuto nella serata di giovedì nei locali di via San Girolamo per la nomina del portavoce ovvero del candidato sindaco espressione del movimento.
L’annunciato “duello” fra i due candidati rimasti in lizza dopo la rinuncia del medico Nicola Grimaldi, dichiaratosi non interessato alla candidatura, che si erano sottoposti alla griglia, atto propedeutico – per statuto – alla scelta del candidato che si auto propone, non c’è stato.
Un colpo di mano ha riproposto la candidatura di Maria Grazia Mazzoni che aveva ceduto il passo a Grimaldi che sembrava gradito da una buona parte del M5S. Dopo il forfait più di qualcuno ha deciso di tornare alla carica per riproporre la Mazzoni, malgrado non fosse stata sottoposta alla griglia e l’argomento non fosse all’ordine del giorno.
Una scelta definita dai supporter degli altri due contendenti fatta in spregio ad ogni regola del movimento che a questo punto sembra allinearsi alle altre formazioni politiche cittadine i cui membri hanno avviato lotte fratricide per la scelta del candidato sindaco. Cosicché, almeno ad Aversa, pur sostenendo di essere diversi, presentandosi come il nuovo che avanza, gli attivisti del movimento, ancora in attesa della certificazione di Beppe Grillo per potersi definire espressione del Movimento Cinque Stelle, sia pure senza fare troppo clamore, in realtà si comportano come gli aderenti a tutti gli altri partiti politici e movimenti che aspirano ad entrare nel consiglio comunale di Aversa, magari sostenendo il candidato sindaco vincente per poter poi entrare nella spartizione del potere. Una sensazione che speriamo venga smentita dai fatti.